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Questa mattina la Cgil di Modena ha fatto il punto sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali ordinari e per Covid a Modena (gennaio-agosto 2020) e ha illustrato la posizione del sindacato sugli strumenti del Decreto Agosto, a partire dalla proroga del blocco dei licenziamenti.
'L'utilizzo degli ammortizzatori sociali, ovvero cassa integrazione ordinaria straordinaria e in deroga, da gennaio ad agosto 2020 nelle aziende della provincia di Modena ammonta ad oltre 45 milioni di ore con un aumento rispetto allo stesso periodo del 2019 di oltre 42 milioni di ore su circa 215 milioni di ore utilizzate in tutta l'Emilia Romagna a cui vanno aggiunti 81 milioni di ore di fondo integrazione salariale a livello regionale - hanno spiegato Manuela Gozzi, segretaria Cgil Modena, e Cesare Pizzolla -. In merito alla cassa integrazione ordinaria straordinaria e in deroga sono stati utilizzati in Emilia Romagna circa un quarto delle ore'.
Da qui la richiesta al governo di arrivare ad una proroga degli ammortizzatori sociali e soprattutto alla non rimozione al mantenimento del divieto di licenziamento.
'Si tratta di due provvedimenti fortemente voluti dalla Cgil e votati nell'ordine del giorno all'assemblea generale della Cgil di Modena del 5 ottobre. Nessuno può pensare che la ricetta per fare partire l'economia di questo Paese possa passare per il ricorso ai licenziamenti, al contrario devono essere messe in campo politiche industriali tese a mantenere l'occupazione. Se a Modena qualcuno volesse dar corso alle parole del presidente di Confindustria Bonomi sul bisogno delle imprese di tornare a licenziare troverà tutta la Cgil impegnata contrastare tali azioni. Per evitare i licenziamenti occorre ridistribuire il lavoro anche attraverso una norma che regolamenti la riduzione del lavoro a parità di salario, in più bisogna arrivare velocemente ad una riforma strutturale degli ammortizzatori sociali per istituire un unico ammortizzatore sociale universale poichè avere tanti ammortizzatori differenziati per settore nella fase Covid non ha aiutato nella gestione.
Non dimentichiamo che nonostante tutti i decreti che si sono susseguiti dall'inizio della pandemia abbiano generato ammortizzatori ed indennità specifici, per contrastare la fase del covid continuiamo ad avere settori del Mercato del Lavoro ancora non coperti o che hanno avuto difficoltà nell'utilizzo di tali strumenti. E' indispensabile rinnovare i contratti riconoscendo ai lavoratori il giusto aumento salariale in linea con le piattaforme presentate dalle categorie di CGIL CISL e UIL'.
E dalla segretaria Gozzi arriva anche una stoccata la Governo sul Recovery Fund. 'A nostro avviso queste risorse devono certamente andare a finanziare l'industria 4.0, ma il vero problema è che abbiamo chiesto al Governo di essere incontrati e ancra nessun tavolo si è aperto - afferma la segretaria Cgil -. Manca una cabina di regia a livello governativo, non è possibile che su una misura dirimente come il recovery fund nessuno abbia ancora preso in considerazione i sindacati'.
Gianni Galeotti
Redazione Pressa
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