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'Modena dimentica Biagi, una mancanza che non scusiamo'

'Modena dimentica Biagi, una mancanza che non scusiamo'

Paolo Cristoni: 'Non scusiamo il mancato ricordo istituzionale dove un prefetto neg? la scorta'


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Il 19 marzo è l'anniversario dell'assassinio di Marco Biagi. Onore alla università che lo celebra con un convegno internazionale che affronta con energia la equazione flessibilità del lavoro e diminuzione dei diritti dei lavoratori. Tema centrale del Libro bianco per il quale è stato ammazzato Marco, ma anche Tarantelli, D'Antona e gambizzato Gino Giugni.
Tutte le vittime di un terrorismo che ha creato lutti, che ci fa piangere per il dolore arrecato civilmente e per aver fermato un processo di riforme nel quale il lavoro avrebbe trovato il protagonismo sul e nel mercato.
Modena doveva ricordarlo e le istituzioni prive dell'anima Socialista, un po' annebbiate dal disastro della pandemia, non lo hanno onorato. E con lui tutte le vittime del terrorismo.
Il mio amico e fratello Marco avrebbe detto in vita, 'vuol dire che dobbiamo spiegare meglio'. Ma nessuno sfuggirà al valore del nostro lavoro.
L'Università è il luogo giusto dove studio e confronto fanno crescere le giovani generazioni. E dove tutti i martiri del brigantismo saranno sempre ricordati. Meno ghirlande - e non scusiamo il mancato ricordo istituzionale dove un prefetto negò la scorta - ma più studio e più giovani sapranno la verità.
Noi non dimentichiamo. E siamo certi che vivrà nella storia e nella civiltà, nel mondo del lavoro.
Paolo Cristoni, già deputato Socialista

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