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'Modena, Mezzetti gioca con trenini e ruote panoramiche mentre la città affonda nella paura'

'Modena, Mezzetti gioca con trenini e ruote panoramiche mentre la città affonda nella paura'

'I cittadini chiedono sicurezza, risposte, controlli, presenza. L’amministrazione, in una deriva che sfiora il cinismo, offre loro lustrini, fiere, giostre'


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'Un ragazzo di soli 17 anni accoltellato in pieno centro. Lotta tra la vita e la morte, ferito gravemente dopo una lite esplosa nei Giardini Ducali nel cuore del pomeriggio. Poche ore prima, un altro giovane, appena maggiorenne, veniva aggredito e rapinato nello stesso parco: minacciato con bottiglie e colpito con un bastone, derubato del telefono e di dieci euro, sotto gli occhi dei bambini che giocavano a pochi metri di distanza. Non è una scena da film. È Modena, oggi. È la fotografia brutale di una città in cui la sicurezza è crollata, sostituita da una crescente percezione di impunità, violenza e abbandono. Una città che soffre, che ha paura, ma che dall’alto riceve solo palliativi inaccettabili. L’amministrazione Mezzetti risponde alle coltellate e alle rapine con trenini colorati e ruote panoramiche. Siamo alla follia. Viene in mente la celebre (e tragica) frase attribuita a Maria Antonietta: «Se non hanno pane, che mangino brioches». Ecco, a Modena accade lo stesso. I cittadini chiedono sicurezza, risposte, controlli, presenza. L’amministrazione, in una deriva che sfiora il cinismo, offre loro lustrini, fiere, giostre e foto opportunity. Il problema non è solo la mancanza di controllo, ma l’assoluto sottovalutare l’urgenza della situazione.
Il disastro è servito su un vassoio di zucchero filato'. A parlare è il segretario provinciale di Popolo e libertà, Bruno Rinaldi.'La retorica rassicurante del “non allarmismo”, sbandierata da chi guida la città, oggi è una colpevole omissione. Non è allarmismo segnalare che Modena, storicamente sicura e vivibile, è oggi teatro di scontri tra gang, aggressioni a mano armata e rapine perfino nei parchi pubblici. Non è allarmismo dire che esiste un problema di sicurezza urbana e di gestione del territorio. È realtà. Ed è sotto gli occhi di tutti. Tranne, pare, di chi amministra. La sicurezza urbana non è un tema di “percezione”, come troppi amministratori continuano a sostenere con spocchia. È un diritto. È una condizione necessaria alla libertà e alla convivenza civile. È una responsabilità politica, che va affrontata con misure serie, investimenti concreti, controllo del territorio, presenza delle forze dell’ordine e una strategia chiara contro il degrado e la criminalità - aggiunge Rinaldi -. Ma cosa ci offre invece l’amministrazione Mezzetti? L’ennesima attrazione natalizia fuori stagione, il trenino turistico e la ruota panoramica sullo sfondo delle coltellate.
Una vera e propria estetica del nulla, in cui si cerca di anestetizzare la cittadinanza con l’intrattenimento, mentre il tessuto sociale si lacera giorno dopo giorno.
Se questa è la risposta politica agli episodi di violenza che stanno esplodendo in città, allora siamo davvero alla fine di ogni visione amministrativa seria. Una comunità non può essere trattata come un pubblico da circo. E chi governa, quando i problemi aumentano e si fanno drammatici, ha il dovere morale e istituzionale di intervenire, non di distrarre. I modenesi non chiedono giostre: chiedono sicurezza, presenza, ordine, rispetto delle regole. E se questa amministrazione non è in grado di garantire nemmeno l’incolumità dei propri cittadini, allora deve assumersene tutta la responsabilità. Politica, civile e storica'.
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