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Modena, non è un bivio tra Bene e Male, ma una scelta del migliore tra sette candidati

Modena, non è un bivio tra Bene e Male, ma una scelta del migliore tra sette candidati

Domani ai modenesi la democrazia ha regalato l'opportunità di scegliere il meglio tra sette, non il meno peggio tra due. A loro l'occasione di sfruttare questa chance


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Domani si vota. Anche a Modena. Si è chiusa ieri una campagna elettorale che Lega e Pd hanno polarizzato come se si trattasse di una scelta tra Bene e Male, tra Rosso e Nero, con le due parti ovviamente a fregiarsi ciascuna della medaglia della Luce lasciando all'avversario quella del Buio. Poi, che a polarizzare la campagna elettorale fossero le due forze sulla carta favorite era normale, più strano abbiano partecipato a questo gioco anche gli altri attori protagonisti, con il famoso boicotaggio anti-Muzzarelli all'Ascom, ma certamente non voleva essere questo il senso di quella (fallita nei modi) iniziativa.

Sì, perchè il punto è proprio questo. Domani i modenesi non sono chiamati a scegliere tra A e B, non vi è nessuno scontro di civiltà domani alle urne. Per quello, ammesso vi si arrivi, la legge stabilisce vi sia il ballottaggio. Domani i modenesi sono chiamati a scegliere quello che a loro avviso è il migliore tra sette candidati sindaci. Sono chiamati a guardare i volti e le storie dei sette candidati e ad affidare il loro voto a quello che a loro appare più credibile, più preparato o preparata, più serio o seria, più libero o libera.
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Al di là dei 'mondi' di riferimento, al di là dei bacini di voti, al di là delle Europee, al di là dei soldi spesi per la campagna elettorale. Sono chiamati a scegliere, e li elenchiamo in foto sopra in ordine di sorteggio sulla scheda, tra cinque uomini e due donne: Andrea Giordani, Sergio Celloni, Stefano Prampolini, Carolina Coriani, Gian Carlo Muzzarelli, Luca Ghelfi e Cinzia Franchini.



I modenesi sono chiamati a scegliere tra sette volti, sette storie, sette persone, ancora prima che tra sette programmi. Questo è il concetto di democrazia. Non esiste il voto 'sprecato', semplicemente perchè se nessuno dei sette dovesse avere la maggioranza dei consensi, si andrà al ballottaggio e lì sì sarà un confronto polarizzato con gli elettori liberi di votare chi vogliono senza vincoli rispetto al voto precedente. Perchè domani ai modenesi la democrazia ha regalato l'opportunità di scegliere il meglio tra sette, non il meno peggio tra due. A loro l'occasione di sfruttare questa chance. Per lasciare la loro città nelle mani migliori.

Giuseppe Leonelli
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