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Il candidato sindaco di Modena, sostenuto dalla coalizione guidata dalla Lega, Stefano Prampolini: “Singolare che l'amministrazione abbia dato il proprio patrocinio alla manifestazione senza aver avuto voce in capitolo in merito alla data della medesima, probabilmente le decisioni volano sopra la loro testa o, tutt'al più svolazzano. Ma tant'è: mi toccherà vincere al primo turno, per togliere le castagne dal fuoco a Muzzarelli...”
“Se è abbastanza singolare che l'amministrazione di Modena non abbia avuto voce in capitolo rispetto alla data del prossimo 1° giugno, come giornata in cui si celebrerà il Modena Pride, visto e considerato che il Comune medesimo ha dato il patrocinio alla manifestazione, è anche vero che il sindaco PD, Gian Carlo Muzzarelli, non avrà alcunché da temere rispetto ai rischi connessi all'occupazione delle piazze - aggiunge Prampolini -.
Ed il perché è presto detto: mi toccherà vincere al primo turno le elezioni a sindaco, così non ci sarà bisogno di alcun ballottaggio. Muzzarelli stia sereno, la vittoria della nostra coalizione gli toglierà le castagne dal fuoco prima che brucino”.
Immediata la replica del Comune attraverso l'assessore Guadagnini
'Il Gay Pride non è una castagna sul fuoco per Muzzarelli, ma a quanto pare è un'ossessione per la Lega. Come abbiamo già chiarito, l'agibilità degli spazi per la campagna elettorale in centro sarà comunque garantita, per cui l'unico vero problema della destra modenese è l'avversione per la diversità e la libertà. Niente di nuovo sotto il sole, per la verità, ma condito da una crescente dose di spavalderia, di chi crede di avere ormai in mano il Paese e di poter riavvolgere all'indietro la storia dei diritti delle persone, a partire dalle donne e dagli omosessuali. Caro signor Prampolini, noi non ci stiamo e non lo permetteremo' - afferma Irene Guadagnini.
Nella foto Stefano Prampolini con lo stratega della Lega Stefano Vernole
Redazione Pressa
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