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Modena, via Tignale del Garda: 'Siamo ancora in attesa del progetto'
La Pressa
Il progetto di ristrutturazione e adeguamento antisismico che prevederebbe anche la demolizione di 80 garage ora a raso ed il loro interramento
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Continua la protesta dei residenti del grande complesso da 81 appartamenti di via Tignale del Garda di Modena della proprietà della cooperativa Unicapi, oggetto di un progetto di ristrutturazione e adeguamento antisismico che prevederebbe anche la demolizione di 80 garage ora a raso ed il loro interramento oltre alla realizzazione di alcune strutture comunali a scopi sociali nell'area dell'adiacente parco. Un intervento nettamente criticato dai residenti-soci della cooperativa. I residenti, rappresentati dall'avvocato Canio Iungano, chiedono di poter avere il progetto definitivo di riqualificazione, una richiesta che però sinora è rimasta inascoltata. Ricordiamo anche che il progetto da decine di migliaia di euro commissionato dal cda della cooperativa presieduta da Loris Bertacchini è andato avanti con i garage interrati come unica soluzione, trasformando una proposta in quella che i residenti hanno iniziato a percepire come una imposizione.
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La richiesta dei residenti è un netto no all'interramento dei garage (dai 14 ai 30 verrebbero impattati dalle scale esterne antisismiche), con richiesta di ipotesi alternative a raso.
Oggi al fianco dei residente del complesso di via Tignale vi erano il capogruppo di Forza Italia Piergiulio Giacobazzi e la consigliera Lega Beatrice De Maio (video sopra).
'Da quando il Comune si prende la libertà di stravolgere un intero comparto senza interpellare i diretti interessati? - afferma Beatrice De Maio -. Stiamo parlando di quasi un centinaio di cittadini che non solo, sono i proprietari degli immobili ma anche soci della Cooperativa costruttrice Unicapi, la quale – con l’approvazione della sola Amministrazione – vuole dar via ad un restyling tutt’altro che gradito'.
Se tutte le parti erano d’accordo sulla necessità di un adeguamento sismico ed energetico del complesso, i residenti invece sono contrari alla seconda fase del progetto che cambierà completamente il volto dell’area: ottanta garage, oggi in superficie, verrebbero interrati e il polmone verde del quartiere sarebbe sacrificato per dare spazio a nuove scale esterne e a nuovi fabbricati comunali in cui ospitare ragazzi in difficoltà.
'È lodevole costruire strutture per ragazzi in difficoltà ma bisogna tenere conto della realtà in cui si opera che è già fortemente degradata. Non tolleriamo questa mancanza d’ascolto da parte del Comune: siamo vicini ai residenti che si sentono ignorati e delusi. Abbiamo deciso di unirci a Forza Italia nel presentare un’interrogazione in consiglio per ottenere risposte sulla vicenda. L'amministrazione e Unicapi non hanno chiesto l’approvazione di chi ci vive, anzi comunicando le modifiche a giochi fatti. Non si capisce per quale motivo costruire altre strutture togliendo spazio al verde? Come mai si afferma che non ci sono soluzioni alternative? - chiude la De Maio a nome di tutto il gruppo Lega Modena -. Non solo crediamo che il restyling non sia di vitale importanza, ma anzi riteniamo che alla fine la riqualificazione creerebbe più conseguenze negative che vantaggi'.
Redazione Pressa
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