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'È necessario, dopo oltre 150 anni, ricollegare il Quartiere Madonnina alla città. Un’operazione urbanistica centrale per il futuro di tutta la zona ovest di Modena che si presenta con l’opportunità del riuso della striscia ferroviaria finalmente libera dalla linea più trafficata d’Italia: il tema centrale è come riconnettere i quartieri divisi, come riutilizzare questa striscia di territorio per convertire un confine invalicabile in un asse strategico di vivibilità e funzionalità'. A parlare è il gruppo Modena Volta Pagina.
'Lasciamo perdere la retorica del 'bosco lineare” e cerchiamo semmai di capire il ruolo del collegamento che ne risulta e la sua nuova permeabilità. Se, come ipotizza il sindaco, quell’asse dovrà permettere a Modena Ovest di rigenerarsi, allora del progetto non si è discusso a sufficienza: ad esempio di come risistemare quei binari, troppo rapidamente rimossi, di come renderli agevolmente superabili ma contemporaneamente fruibili per una linea tranviaria leggera.
Per questo ambizioso obiettivo di rigenerazione complessiva, infatti, non basterà quanto ipotizzato dall’attuale progetto comunale, che ha previsto, oltre alla necessaria ciclabile, di mantenere uno spazio di soli 4 metri per il trasporto pubblico. Non si capisce, infatti, quale tipo di trasporto pubblico in sede propria si intenda realizzare in uno spazio così ridotto. Un servizio con mezzi che viaggiano in una sola direzione? Un servizio a senso unico alternato con piazzole di incrocio in corrispondenza delle fermate? Mezzi pubblici diversi da quelli tradizionali, in palese contraddizione con la recentemente sbandierata ricerca di flessibilità? Questo appare un mistero imperscrutabile - continua Mvp -. Ancor più grave ed incomprensibile è perché proprio quest’opera sia stata inserita tra i progetti per la candidatura al finanziamento del Recovery Fund, o per altre opportunità di finanziamento nazionale.
Come abbiamo visto il progetto è quantomeno asfittico.
Se davvero si intende finanziare un’opera “essenziale per lo sviluppo della mobilità sostenibile per la città” allora dovremmo semplicemente seguire l’esempio delle vicine Reggio e Bologna per finanziare l’insieme del trasporto pubblico cittadino con agili linee urbane in sede propria ad alta frequenza (una corsa ogni 5 minuti) e capacità (200 passeggeri o più). Questo significherebbe davvero fare compiere alla nostra città un salto di qualità nella mobilità generale. Gonfiare con narrazioni eccessive un ciclopedonale con uno spazio minimo per il trasporto pubblico non è degno delle ambizioni di Modena'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>