Il suo nome è stato associato a lungo a un assessorato a Modena. Ora è arrivata la candidatura alle Regionali. In qualche modo vive questa corsa come una compensazione?
'La candidatura alle elezioni regionali del 17/18 novembre è l’esito di una scelta maturata all’interno del Movimento 5S che ha riconosciuto la dedizione e l’ascolto dei cittadini che ha caratterizzato la mia attività di consigliera comunale a Modena. Pertanto vivo questo momento con spirito di riconoscenza per la fiducia che mi sta dando il partito accanto al desiderio di poter continuare a mettere le mie competenze a servizio della comunità regionale ed in particolare di quella modenese'.
La lista di Modena vede anche la presenza del coordinatore provinciale Bonora.
'Rispondo uscendo però da questa logica personalistica in quanto penso che l’obiettivo principale anche in queste elezioni sia quello di riportare il maggior numero di persone a votare e credo che l’offerta di candidati con profili e competenze diverse tutti appartenenti in modo differente al mondo produttivo e lavorativo esprima un grande valore aggiunto Una democrazia vera non può tollerare a lungo l’astensionismo di larghe fette di elettori. In questo senso la possibilità di esprimere preferenze fa parte della libertà di scelta degli elettori che invece non è prevista nelle elezioni per il parlamento nazionale'.
Il sostegno al candidato De Pascale per qualche giorno è stato messo in discussione anche da Conte che ha preteso l’assenza del simbolo IV in coalizione. Ha condiviso questa strategia?
'Penso che il presidente Conte abbia fatto bene a porre una questione più profonda che attiene alla linea politica e ai programmi come dimostrano anche le recenti uscite da IV verso FDI'.
Il risultato in Liguria ha penalizzato il M5s crede in Emilia Romagna vi siano presupposti diversi?
'Con quote elevate di astensionismo risulta ancora più difficile fare previsioni. Tuttavia penso che il risultato della Liguria debba essere l’occasione per una seria autocritica e uno stimolo a lavorare ancora con maggiore energia e determinazione per mettere finalmente a terra i nostri principi e la nostra visione all’interno dei 5S prima e nella coalizione poi'.
L’alleanza col Pd è divenuta strutturale.
'Le alleanze si fanno tra soggetti diversi, in questo caso tra partiti diversi per storia tradizioni e valori che decidono di condividere una serie di obiettivi e di politiche. In questo senso nel programma della coalizione sono presenti molte delle proposte fatte dal Movimento 5S come la lotta al sovraindebitamento per fare solo uno dei tanti esempi. All’interno della coalizione il nostro compito sarà quello di verificare che tali politiche siano attuate con rigore e se ciò non dovesse avvenire, cosa che ovviamente non mi auguro, quello di denuncia prima e di iniziativa più incisiva come forza di governo'.
g.leo.