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Muzzarelli: 'Penso a ricandidarmi'

Data: / Categoria: Politica
Autore:
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Lo dice questa sera Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena, parlando alla Festa dell'Unità. MDP torni con noi e più civici


Muzzarelli: 'Penso a ricandidarmi'
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'La lettera che ho inviato alla Festa non e' la mia candidatura. Ci sto pensando, ma non puo' essere questo il punto di partenza. Prima ci sono i contenuti e le alleanze'. Lo dice questa sera Gian Carlo Muzzarelli, sindaco e presidente della Provincia di Modena, parlando al Palaconad. Nell'ambito della Festa dell'unita' provinciale di Ponte alto, l'occasione e' l'incontro 'Centrosinistra e civismo: l'amministrazione dei Comuni', tema di cui Muzzarelli discute col sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, coordinatore nazionale di Italia in Comune (coordina il sindaco di Castelfranco Emilia Stefano Reggianini). Dunque, Muzzarelli torna a considerare di poter 'finire il lavoro' in piazza Grande, ricandidandosi alla caccia del secondo mandato e 'ricucendo' a sinistra (anche se a Modena non ha mai rotto con Mdp, l'assessore Bosi ne è una sua espressione in Giunta) dopo averlo lasciato intendere nella lettera inviata al segretario dem Davide Fava per l'inaugurazione della stessa Festa dell'unita'.


Nell'ultimo anno il diretto interessato non si era mostrato (dietro le quinte) sempre convinto di poter correre di nuovo, ma il clima e' cambiato e ora un gesto di disponibilita' anche verso il partito viene apprezzato (lo conferma lo slancio pro 'Muzzarelli' oggi del senatore modenese Matteo Richetti). In ogni caso, Muzzarelli non e' ancora ufficialmente candidato e quindi non si espone troppo nemmeno stasera. Ma scandisce dal palco, rispondendo anche alle critiche recentissime delle opposizioni: 'La citta' e' in movimento e quindi il primo quesito e' se si debba fermare, magari per ridiscutere tutto da capo e accarezzare la decrescita, sempre rischiosa per i piu' deboli, o andare avanti, rinnovando e migliorando ancora le politiche di governo'.

E ancora, 'Modena e' cresciuta come citta' aperta e solidale, ed e' la Modena che conosciamo e di cui andiamo orgogliosi- evidenzia il sindaco- proprio perche' e' stata aperta e solidale.

E dunque il problema e' se interrompiamo questa storia di giustizia e coesione sociale o la rinnoviamo all'altezza delle sfide di oggi'. Certo, il rebus alleanze e' quanto mai da risolvere: 'A Modena- riprende Muzzarelli- governa una maggioranza di centrosinistra. Il Pd spero che abbia capito che l'autosufficienza e' in realta' un'autocastrazione, ed ai compagni ed alle compagne di Mdp-Leu ricordo che il 4 marzo, correndo da soli, non hanno trovato le praterie che sognavano'. In sostanza: 'Porta aperta alle liste civiche. Siamo disponibili a dialogare e innovare ancora. Va da se' che se ci si chiede di buttare via tutto la discussione e' inutile. E' inutile non perche' abbiamo la presunzione che tutto vada bene e che abbiamo fatto tutto bene, ma per il fatto che- tira dritto il sindaco Pd- si esce dalla realta': i lavori alla periferia nord sono in corso, i recuperi all'Amcm sono in corso, il S.Agostino-Estense in partenza, le nuove piste ciclabili sono in corso di realizzazione, la politica per fermare il consumo di suolo e' partita, gli interventi per la sicurezza dei ponti li abbiamo fatti senza aspettare la tragedia di Genova'.

'Non credo ci sia bisogno di cambiare nome al Pd, e di sicuro non c'e' bisogno di operazioni commerciali. Noi non siamo un prodotto da vendere nei supermercati. Bisogna rimetterci in sintonia con la societa' profonda, sofferente, delusa, incerta sul futuro, oltre che con quella piu' dinamica e creativa'. È la ricetta di Gian Carlo Muzzarelli, sindaco e presidente Pd della Provincia di Modena, per risvegliare i democratici dall'incubo post 4 marzo. Muzzarelli, che procede verso la ricandidatura al secondo mandato in Comune in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno, la offre a un dibattito al Palaconad stasera nell'ambito della Festa dell'unita' provinciale di Ponte alto. 'Dobbiamo registrare e cambiare le nostre politiche, con risposte nuove e convincenti- detta la linea Muzzarelli- sul lavoro precario, sull'integrazione degli immigrati, che Salvini non riuscira' a mandare a casa come aveva promesso (e per nasconderlo solleva un caso al giorno e fa il bullo), sul rilancio degli investimenti pubblici e privati, sulla valorizzazione delle autonomie contro il neocentralismo romano, sul rapporto fra stato e mercato, per un pubblico capace davvero di regolare e controllare con rigore, tempestivita' e severita''. Insomma, procede appassionato Muzzarelli, 'bisogna ritornare a stimolare insieme lavoro, progettualita', emozioni'.

Sulla maggioranza di Governo continua a picconare il sindaco modenese dal palco: 'I 'gialloverdi' stanno conducendo una perenne campagna elettorale senza risolvere nessun problema, perche' diciamolo forte: stanno minacciando, promettendo e insultando, ma di provvedimenti veri e di risultati veri non ce ne sono, anzi l'unico atto e' il rinvio dei soldi per le periferie'. Di fronte 'a questa ondata', continua allora Muzzarelli, 'dobbiamo pensare a un'ampia alleanza democratica, di sinistra e civica per il governo delle citta' e poi del Paese, un'alleanza che deve avere come riferimento i principi della Costituzione, il rinnovamento democratico dell'Europa, il lavoro e i diritti dei lavoratori, la sostenibilita' sociale e ambientale dello sviluppo, la difesa dei piu' deboli, la promozione della cultura'.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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