“Anche se in questo caso specifico non c’è stata nessuna violazione delle norme in materia c’è da rilevare che il bando comunitario del progetto non obbliga le aziende a rifornirsi del prodotto coltivato nel proprio paese – spiega Andrea Bertani – Ecco perché questa procedura comparativa del costo a discapito della qualità e della territorialità mette in evidenza un chiaro intendo speculativo, che penalizza la valorizzazione del prodotto locale, nel caso specifico proprio le albicocche, la cui disponibilità tra l’altro in queste settimane è abbondante proprio in quelle stesse città al centro del programma scolastico. Non è una questione di campanilismo ma di rispetto della qualità e valorizzazione del nostro territorio”. Ecco perché nella sua interrogazione il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione di implementare il il programma “Frutta nelle scuole” con prodotti del territorio regionale, “valorizzandoli e promuovendoli, ma anche corrispondendo in modo più efficace sul lato qualitativo e salutare alla alimentazione degli alunni ed inoltre in modo più rispettoso per l’ambiente del territorio”.
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