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'Non mi candido sindaco, ma se mi candidassi sarei un sindaco scomodo'

'Non mi candido sindaco, ma se mi candidassi sarei un sindaco scomodo'

'Lotterei contro i soprusi della Magistratura, per i diritti delle donne, per la sicurezza della città, per la ristrutturazione e rilancio del centro storico'


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'Sta correndo voce che mi candidi a sindaco di Modena. In realtà non me lo ha chiesto nessuno né da destra, né dal centro né da sinistra. Non so come sia nata la voce. Con quello che mi hanno fatto in 6 anni e con i problemi che incontro nel riavere il mio ruolo lavorativo, umano e professionale, la mia autonomia, come potrei? Ma essendo donna delle Istituzioni, se facessi il sindaco, sarei un sindaco scomodo: lotterei contro i soprusi della Magistratura, lotterei per i diritti delle donne, per la sicurezza della città, per la ristrutturazione e il rilancio del centro storico, per una sanità pubblica equa, rispettosa della meritocrazia e della progettualità mirata ai i bisogni reali dei pazienti, con forte impatto sul sociale, non per una sanità basata sui ruoli e sulla politica'. Così Maria Grazia Modena su Facebook sgombra il campo da una sua candidatura ma lancia comunque una sorta di programma elettorale. Il suo nome, pensato da Forza Italia che poi ha rinunciato sull'altare del leghista Prampolini, sarebbe stato certamente un profilo dirompente e di spessore per Modena.

'E allora arriverei immancabilmente a lottare anche per quello che hanno strappato a molte persone oltre che a me. Insomma un misto di Utopia e, direbbero subito, di conflitto di interessi. Non ho mai avuto grigi: è questo il mio problema' - chiude la Modena.

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