All'indomani dell'approvazione, ieri sera in consiglio comunale a Modena, del regolamento per l'introduzione della nuova tariffa puntuale sui rifiuti, la Uil di Modena solleva critiche sulla modalità con cui l'amministrazione comunale ha approvato il nuovo regolamento.
'Una decisione presa nella seduta consiliare del 30 giugno scorso, senza il confronto preventivo con le parti sociali, che era stato invece promesso in sede di bilancio. Apprendiamo dai media della delibera comunale – afferma Roberto Rinaldi, coordinatore Uil Modena – una scelta annunciata, ma che arriva senza alcuna fase di informazione né contrattazione con i soggetti sociali. Ci chiediamo: quell’impegno preso è ancora valido? E se sì, quali sono gli elementi tecnici che hanno portato a questa decisione?'
Il sindacato esprime preoccupazione non tanto per il principio della tariffazione puntuale – che, ricorda Rinaldi, 'può essere un’opportunità per responsabilizzare i cittadini nella gestione dei rifiuti' – quanto per il modo in cui viene implementata, che rischia di tradursi in un nuovo aggravio economico per le famiglie.
'Serve un ampio periodo sperimentale – continua il coordinatore – con la possibilità di introdurre correttivi. In un territorio dove sono già aumentate le tariffe dell’addizionale comunale, non possiamo permetterci un sistema che irrigidisca ulteriormente la tassazione.'
La Uil chiede dunque trasparenza, condivisione e un percorso di confronto che tenga conto anche dell’attuale congiuntura economica, invitando l’amministrazione a non trattare la nuova tariffazione come una decisione tecnica da adottare in solitaria, ma come un passaggio delicato da costruire con il coinvolgimento della comunità e dei suoi rappresentanti.
Nella foto, Roberto Rinaldi