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l ritiro dello stop ai diesel euro 4 e' diventato legge (il divieto scatterà solo tra due anni) ma la battaglia politica andata in scena in Assemblea legislativa non è finita. Tutto il centrodestra in viale Aldo Moro ha infatti firmato la mozione di censura nei confronti dell'assessore regionale all'Ambiente Paola Gazzolo (che ha già risposto due giorni fa sul tema), in pratica una richiesta di dimissioni nei confronti dell'assessore 'responsabile della figuraccia', come si legge in una nota. La mozione di censura e' stata presentata, recita l'atto, 'per la manifesta incapacita' e inadeguatezza nella gestione del ruolo che ha cagionato gravi danni economici ai cittadini emiliano-romagnoli e seminato dubbi sulla capacita' dell'amministrazione regionale di effettuare valutazioni reali e concrete sugli obblighi da imporre ai propri cittadini'.
La mozione è stata firmata da tutti i consiglieri regionali di centrodestra: da Forza Italia, alla Lega a Fratelli d'Italia passando per il Movimento sovranista. 'La decisione di vietare gli euro 4 fu presa con poco preavviso e scarsissima informazione, ad esempio a Bologna il sindaco Merola ha emesso la sua Ordinanza di divieto solo il 27 settembre quando il divieto entrava in vigore il 1 ottobre', si legge nel documento.
'Immediatamente sindaci, associazione di categoria e comitati di cittadini hanno compreso le conseguenze nefaste di questa misura a livello economico con l'aggravante della beffa rappresentata dal perdurare in circolazione di mezzi pubblici Euro 3 e addirittura Euro 2'.
Eppure, 'a fronte di queste evidenti problematiche- affermano i consiglieri - l'assessore Gazzolo insieme alla giunta ha confermato per settimane il 'nessun passo indietro' e l'impossibilità di una proroga al 2020 con diversi cittadini che hanno svenduto i loro mezzi per acquistarne di nuovi. Poi l'improvvisa retromarcia a una settimana dall'entrata in vigore del piano'.
Questa inadeguatezza- chiudono Andrea Galli di Forza Italia, primo firmatario del documento, insieme ai capigruppo di Lega Alan Fabbri, Giancarlo Tagliaferri di Fdi e Michele Facci del Movimento Sovranista- non può che essere stigmatizzata e portare alla censura dell'assessore, anche se le dimissioni sarebbero più appropriate'.
Redazione Pressa
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