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Se la giunta delle elezioni dovesse accettare la richiesta del Pd di ricontare tutte le schede del collegio senatoriale di Modena, per Edoardo Patriarca significherebbe ovviamente rimandare sine die la sua decadenza: se per ricontare 7500 schede nulle sono serviti 16 mesi in proporzione per vagliarne 269mila servirebbero 576 mesi pari a 48 anni...
Uno scenario che davvero renderebbe ridicola la ricerca di una verità elettorale e quindi di un rispetto della volontà popolare.
Uno scenario contro il quale ovviamente Stefano Corti (il candidato Lega che in base al riconteggio delle schede bianche risulta rieletto) si scaglia con fermezza. Del resto avere un senatore modenese in vista delle Regionali sarà davvero determinante per Pd e Lega e anche Stefano Bonaccini lo sa bene. Di qui la volontà di non mollare
Corti, la giunta delle elezioni le ha dato ragione.
In base al riconteggio sarebbe lei senatore a Modena e non Patriarca del Pd. Eppure probabilmente nulla cambierà.
'Vorrei sottolineare innanzitutto un aspetto: il Pd ha violato l'articolo 3 del Regolamento della giunta delle elezioni che prevede il silenzio dei componenti. Patriarca divulgando l'esito del riconteggio a lui sfavorevole ha fatto non solo una fuga in avanti inopportuna, ma ha violato la legge. In secondo luogo è ridicolo che il Pd adesso voglia mettere a disposizione un pool di esperti per ricontare 270mila schede. Nella storia italiana mai vi è stato un riscutrinio totale: meglio dire ce ne freghiamo della volontà degli elettori e dell'esito delle 7500 schede riconteggiate in questi 16 mesi'.
Patriarca si appella alla decisione della Corte di appello di Bologna.
'Resto basito anche da questo. Patriarca dice di essere stato nominato dalla Corte di Appello di Bologna e per questo di non muoversi dal seggio.
Ricordo al senatore che a decidere l'esito delle elezioni è la volontà dei cittadini, non la nomina di alcuni giudici. Dopo 16 mesi in cui il Pd si è occupato di clandestini attraverso questo seggio, trascurando i problemi della montagna, sarebbe ora di rispettare i cittadini montanari. Dal 1921 la montagna non ha un senatore eletto. Chiedo solo venga rispettata la volontà degli elettori e di potermi mettere al lavoro'.
Quali saranno le sue prossime mosse?
'Io attendo di sapere se la giunta delle elezioni accoglierà la richiesta Pd. Per il momento non posso far altro che ringraziare la Commissione per il lavoro svolto e che ha dato un esito preciso. Le regole del gioco al momento in cui è stato accettato il mio ricorso, avanzato anche grazie al contributo dei 5 Stelle e del senatore Lanzi in particolare, erano che si sarebbero ricontate le schede nulle. L'esito del riconteggio ha penalizzato il Pd e ora il Pd vuole cambiare le regole. Ne prendo atto. Il seggio è stato vinto dalla Lega, io al posto del Pd mi vergognerei per il disprezzo che sta dimostrando nei confronti dei cittadini, del buonsenso e del territorio'.
Leo
Redazione Pressa
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