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Nuovo strappo in maggioranza: non ci sarà nemmeno il sì di Emilia-Romagna Coraggiosa al Prit, il piano regionale dei trasporti in discussione ieri in Assemblea legislativa. 'Opere come la Cispadana e la bretella Campogalliano-Sassuolo le abbiamo sempre avversate. Quindi non potremmo votare a favore di questo piano, così come non abbiamo votato a favore quando il piano è stato adottato due anni fa', annuncia il capogruppo di Coraggiosa Igor Taruffi. Tra l'altro, sottolinea Taruffi, 'è stato un errore non rifare la discussione da capo' dopo lo stop al provvedimento sul finire del precedente mandato. Oltre ai Verdi, dunque, c'è un'altra defezione di peso sul piano dei trasporti, che a questo punto potrà contare verosimilmente solo sui voti Pd e della lista Bonaccini per l'approvazione finale (sempre che ci si arrivi a breve, visto l'ostruzionismo messo in campo da Fratelli d'Italia).
Per quanto riguarda il Passante di Bologna, rimane anche lì una 'divergenza di vedute', ricorda il consigliere di Coraggiosa. Ma 'pur mantenendo alcune criticità non c'è dubbio che il progetto attuale rappresenta un passo avanti, un compromesso migliore da quello da cui eravamo partiti'. 'Contrarietà' nei confronti del Prit esprime anche la consigliera M5s Silvia Piccinini, anche se con la forza dei numeri 'purtroppo verrà prima o poi approvato'. Un piano 'vecchio, obsoleto, in linea col piano del 1998', scandisce la 5 stelle.
Per il consigliere di Fratelli d'Italia, Giancarlo Tagliaferri, quella del Prit somiglia un po' alla storia di Frankestein, 'dove un dottore egocentrico voleva ridare vita ad un corpo morto e invece crea un pericoloso mostro'.
'Il Prit che la giunta Bonaccini intende far approvare in fretta e furia- afferma Michele Facci- è oramai vecchio, adottato oltre due anni fa su dati ancora più lontani nel tempo. Potevamo presentare emendamenti migliorativi, ma abbiamo pensato che è meglio lasciarlo così com'è, un monumento all'inefficienza e all'arroganza di questo esecutivo'.
Redazione Pressa
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