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Platis (Fi): ‘Scandalo Amo, con la gestione Bosi nulla è cambiato’. E domani conferenza col legale di Amo

Platis (Fi): ‘Scandalo Amo, con la gestione Bosi nulla è cambiato’. E domani conferenza col legale di Amo

Domani Andrea Bosi e l’avvocato Giulio Garuti hanno convocato una conferenza stampa per descrivere ‘le azioni per il recupero delle risorse sottratte’


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‘A quattro mesi dall’esplosione del caso Amo nulla è cambiato: i controllori sono ancora al loro posto e la cifra contestata non è stata aggiornata. È lo stesso copione della gestione Reggianini, che attese 71 giorni prima di denunciare i primi ammanchi’.
Con queste parole il vicecoordinatore regionale di Forza Italia, Antonio Platis, e il coordinatore provinciale dei Seniores, Antonio Tirabassi, annunciano una serie di interrogazioni in tutti i Consigli comunali soci della società. La nuova gestione, sostengono, sembra incanalarsi esattamente sulla scia della precedente. Presenteremo in tutti i consigli comunali soci di Amo un’interrogazione per chiedere risposte concrete e tempestive sui fatti richiamati nell’esposto di Forza Italia depositato alla Procura della Repubblica lo scorso 28 luglio.
‘I Conti non tornano – incalzano gli azzurri - Infatti, chiunque abbia letto le denunce di Forza Italia di queste settimane ha ben chiaro che l’importo da contestare sia ben maggiore dei 515mila euro sbandierati. I viaggi, le spese di rappresentanza e le rendicontazioni europee dei progetti vanno passate al setaccio perché potrebbero nascondere significative zone di opacità. Ad aiutare il nuovo Amministratore Unico però saranno tutti i soggetti che per anni hanno tenuto le redini dei controlli aziendali.
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Il responsabile anticorruzione è lo stesso così come la società esterna a cui è affidata la contabilità. Idem il direttore generale e il revisore dei conti. Pare essere stata richiamata, non è chiaro sotto che forma, una ex dipendente Amo in pensione. A parte questo, nulla è cambiato?’
‘Inoltre – attaccano gli esponenti di Forza Italia – è quanto mai necessario fare il punto anche sul ruolo dei revisori dei conti che tanto si sono affannati nel segnalare quanto dovuto alla Corte dei Conti in evidente ritardo rispetto ai fatti. Si utilizziamo il plurale non a caso in quanto formalmente l’incarico è stato conferito al padre Vito ma tutte le più delicate informazioni venivano indirizzate al figlio Michele comprovando una significativa commistione e una palese violazione della privacy e della segretezza dell’attività. Il coinvolgimento operativo di soggetti diversi dal revisore formalmente incaricato è in conformità alla normativa? Soprattutto – concludono Platis e Tirabassi – ci chiediamo quale sia la vera motivazione che sta dietro al mantenere intatta tutta questa rete di controllori che, di fatto, non si sono mai accorti di nulla?
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A pensar male si rischia di peccare, ma quasi sempre ci si azzecca’.
Intanto proprio domani l’amministratore Bosi e l’avvocato Giulio Garuti hanno convocato una conferenza stampa per descrivere ‘le azioni per il recupero delle risorse sottratte illecitamente ad Amo e la riorganizzazione della Società, a partire dalla governance’.
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