'Polo sportivo, cosìlista Nuovo San Cesario insegue Rinascita locale'

Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

'La lista Nuovo San Cesario guidata da Sabina Piccinini, si vanta di essere una forza immutata nel tempo ma cerca di insegue il lavoro altrui, come ad esempio riguardo alla costruzione della nuova palestra all’interno del polo sportivo, prima infatti ne approva la costruzione il 9 agosto 2018 poi, in campagna elettorale, rincorrendo le nostre posizioni e le nostre azioni coerenti da sempre (infatti solo Francesco Sola in consiglio votò contro all’edificazione in quel luogo notoriamente inquinato), si accorge all’improvviso dell’inquinamento e afferma che la nuova palestra non deve essere edificata dentro la ex cava Ghiarelle, se non previo interventi presunti sanificatori che sa benissimo non essere all’ordine del giorno per un tempo indefinito'. Così Francesco Sola e Mirco Zanoli, portavoci lista civica Rinascita Locale.

'Altra questione di cui molte persone ci segnalano è che sembra stia tentando di appropriarsi della bonifica dell’amianto all’area ex Parmeggiani, una battaglia vinta dalla nostra lista, l’ecomostro denominato “EDIFICIO A” avrebbe ancora la sua enorme copertura in cemento amianto da riverificare quest’anno con possibili proroghe triennali se non fosse stato per la nostra dura e decisa battaglia - aggiungono Sola e Zanoli -. Vorremmo infine ricordare agli elettori, che il consigliere Sola erano più di 2 anni che chiedeva l'unità delle opposizioni, infatti in una riunione di novembre 2018 propose anche ai vari leader di ritirarsi tutti, lui compreso per poi sostenere una squadra nuova decisa in modo collegiale, ma sia Rosi, che annovera tra le sue file candidati che osannano il candidato Zuffi del Pd, sia la Piccinini rifiutarono l'offerta. Quindi rimarchiamo, che se la somma dei voti ottenuti dalle opposizioni, supererà quella del candidato Pd, l'intera responsabilità andrà addebitata a Rosi e alla Piccinini'.