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Chiudete per un minuto tabelle, affluenze, percentuali. So che sono quelle che contano, e che tireremo fuori nei prossimi giorni nella nostra discussione. Se fissate lo sguardo sulle cifre, non vedrete cosa sono fino in fondo le primarie. E non cogliamo fino in fondo il loro valore. Dentro a questo straordinario impegno profuso da migliaia di persone non ci sono solo le colorate e ordinate file ai seggi, le schede scrutinate, i voti raccolti. Ci sono giorni di fatica e bellezza. Sacrifici e incontri appassionati. Ci sono le ferie che Emanuele si è preso per portarmi a Modena, Belluno, Conegliano e Vicenza tutto d'un fiato. Ci sono Veronica e la sua bambina che alternano il parco ad un banchetto, e Nazarena che scatena tutti i suoi 25 anni tra i banchi del mercato il sabato mattina.
Dentro alle primarie ci sono i foglietti lasciati in tasca dalla persone che ti affidano un pensiero, un'idea, un incoraggiamento. C'è Matteo che si lamenta perché vorrebbe divorare l'agenda, il palco, il suo popolo, ma ti ringrazia per averlo portato senza riflettori negli angoli più nascosti e a volte i più bui e dimenticati delle nostre comunità. Ci sono le 4 iniziative al giorno in cui devi mandare in soffitta preoccupazioni e pensieri perché 'sono tutti qui per te e hanno bisogno della tua carica'. Ci sono gli arrivi in anticipo a Casale Monferrato, che ti permettono di passeggiare in uno scorcio del sentiero sul Po. E in quel momento rifanno capolino i pensieri su come starà Elisa, come sarà andata la visita di Giulia, in quale parte del mondo sarà Simone. Ci sono migliaia di persone che diventano un formicaio di passione, impegno, entusiasmo.
E ci sono centinaia di chat di whatsapp dai nomi più improbabili che contengono questo lavoro, questo scambio, questo incoraggiamento. C'è Maurizio che deve cambiare l'agenda tutte le mattine perché Matteo decide con largo anticipo il da farsi. E solo la sua mitezza e pazienza possono reggere. C'è Alberto che rinuncia ad una giornata intera per non lasciarti solo e dopo l'ultima iniziativa a Piacenza, di una giornata iniziata prestissimo, trova la forza di essere la tua spalla per uno scherzo telefonico a Lele. Dentro alle primarie ci sono le ore di studio di Matteo, la preparazione di iniziative che non fossero propaganda ma proposta, la disponibilità degli amici, il lavoro dei ministri e membri di Governo, i colleghi parlamentari, i nostri amministratori. C'è il silenzioso e commovente impegno dei volontari e militanti del PD.
Dentro alle primarie ci sono 4 domeniche consecutive fuori casa, lo sguardo di Sonia, il tempo che manca per noi, insieme al suo incoraggiamento a non mollare. E il suo voto diventa un sostegno al candidato e un silenzioso gesto d'amore al marito.
Ci sono le magliette che Guido fa realizzare per tutti, le persone che contribuiscono e si autofinanziano, le telefonate per coinvolgerne altre. Ci sono i ragazzi che studiano la mozione, vanno ai confronti con altri candidati, si scambiano appunti e idee. Ci sono gli screenshot di Danilo e Francesca che sembrano un'agenzia di viaggi, ma non contengono mete turistiche bensì le piazze in cui portare dibattito e personalità della politica. Ci sta l'esperienza mozzafiato nell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. C'è l'abbraccio che ti riserva la Genzano di Ileana.
E ci sono infiniti frammenti di vita, la vostra. Di ciascuno di voi che si è preso un minuto, un'ora, un giorno, e si è detto 'questa non me la tengo per me, la spendo per il futuro del mio Paese'. Il valore delle primarie sta tutto qui. E adesso riapriamo le tabelle.
Matteo Richetti - deputato Pd
