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Dopo la riforma Delrio del 2014, che doveva cancellare le province, ma che alla fine, a seguito della bocciatura del referendum Costituzionalele le ha mantenute con una nuova forma ibrida, le giunte provinciali non esistono più. Gli assessori non esistono più. Tutte le funzioni (e le responsabilità), in tutti i settori dell'agire pubblico di cui la provincia è rimasta competente (molte funzioni sono state trasferite alla Regione), finiscono direttamente e vengono gestite direttamente (in teoria), solo dal Presidente. Che lo ricordiamo, non riceve alcuna indennità e nemmeno gettone di presenza. Ed è così che dopo avere ufficializzato, nella prima seduta, la Vicepresidenza e la delega al turismo data all'ex presidente e sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli, il nuovo Presidente ha proceduto oggi, nella seconda seduta del Consiglio provinciale, con l'elenco delle deleghe con cui affiderà le diverse funzioni a singoli consiglieri (componente la sua maggioranza), nominando di fatto una sorta di giunta 'ombra' che nei fatti eserciterà, nelle rispettive competenze, quelle funzioni che come giunta non si possono più gestire.
Perché appunto la giunta, e tantopiù gli assessori, non esistono più.
Ed ecco che le funzioni vengono divise tra i consiglieri di maggioranza. Ciò che questa mattina Tomei ha fatto, confermando le deleghe al Bilancio e al personale al consigliere Maria Costi, sindaco di Formigine, alla programmazione territoriale al Federica Nannetti, sindaco di Nonantola, alla Protezione Civile a Fabio Braglia, sindaco di Palagano, alla ricostruzione post sisma e cultura a Monja Zaniboni, sindaco di Camposanto, allo sviluppo economico Roberto Solomita. Conferma alle pari opportunità, come nello scorso mandato, a Caterina Liotti e nuova deleghe all'ambiente e due tavoli tecnici su Pedemontana e comparto Carni a Massimo Paradisi.
Redazione Pressa
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