Lambruscolonga
e-work Spa
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
progettiQuelli di Prima

Psc, il caso del dirigente all'urbanistica Maria Sergio

La Pressa
Logo LaPressa.it

Un anno fa Claudio Fava, vice presidente della commissione parlamentare antimafia, disse che non bastava affermare che la Sergio non era indagata


Psc, il caso del dirigente all'urbanistica Maria Sergio
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

La costruzione del Psc entra nel vivo e anche oggi il Cresme ha dettato le linee guida al Comune: linee guida che sembrano smentire l'ipotesi di saldo zero, ma a quanto pare si punta decisamente a nuove edificazioni. Ecco, tra i protagonisti assoluti di questo documento (che dovrà innestarsi con quello in discussione in Regione) vi saranno certamente i dirigenti del settore urbanistica del Comune di Modena. E' per questo che vale la pena fare un focus su uno di essi.

Il dirigente urbanistica del Comune di Modena (presente anche al convegno di oggi) è infatti dal settembre 2014 Maria Sergio, di origine cutrese ed ex dirigente del Comune di Reggio nonchè moglie dell'attuale sindaco reggiano Luca Vecchi.


La Sergio acquistò nel 2012 per 242mila euro una casa dalla società M&F General Service srl di Francesco Macrì, poi imputato nel processo Aemilia con l'accusa di concorso in reimpiego di beni illeciti in attività lecite con l’aggravante di aver favorito l’associazione mafiosa. Per i magistrati Macrì sarebbe stato il prestanome dei fratelli Vertinelli di Montecchio che, secondo l’accusa, utilizzavano il ristorante Cenacolo «quale forma di impiego di denaro proveniente dal delitto di cui all’articolo 416 bis del codice penale relativo all’associazione a delinquere di stampo mafioso (Il Cenacolo Srl è un ristorante di proprietà di Macrì Francesco (95%) e Molinari Antonio (5%), ma per gli inquirenti si tratta di un'intestazione fittizia, come rilevato dalle intercettazioni telefoniche, perché il reale controllo era di Bolognino Michele e del boss Nicolino Grande Aracri).

A riguardo a giugno 2016 Muzzarelli, sulla richiesta-bis di dimissioni della Sergio avanzata dai 5 Stelle, ha dichiarato:  “Non risulta esserci alcun motivo per sollevare l'ingegner Maria Sergio dall'incarico di dirigente del Settore Pianificazione territoriale e trasformazioni edilizie sulla base delle informazioni in possesso. Informative di Polizia, la cui provenienza sarebbe meritevole di approfondimento da parte delle autorità competenti, e illazioni giornalistiche, come quelle riprese dall’interrogazione, non possono sostituire le valutazioni e gli atti del Magistrato. Non risulta da nessun atto che la dottoressa Sergio sia indagata o accusata di qualsiasi fattispecie di reato contro la Pubblica Amministrazione'.

LE DICHIARAZIONI

Eppure riportando l'interrogazione del giugno 2016 dei 5 stelle (firmata da Marco Rabboni, Marco Bortolotti, Luca Fantoni, Elisabetta Scardozzi e Mario Bussetti) sulla figura della Sergio vi sono state dichiarazioni abbastanza preoccupanti, anche da parte di autorevoli esponenti anti-mafia, oltre a informative e rapporti provenienti da tre fonti diverse: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza e in particolare un rapporto dell'Aisi (ex Sisde) riportato a marzo 2016 dal Fatto Quotidiano. 

“A ulteriore riscontro del quadro indiziario già fornito sul conto di Maria Sergio – si legge nella informativa riportata dal Fatto – si è appreso che l’avvocato Domenico Grande Aracri (fratello del capo cosca Nicolino) avrebbe fornito a un imprenditore rassicurazioni in ordine all’assegnazione di appalti per i lavori di ricostruzione post terremoto affermando di poter contare sull’amicizia della Sergio. I contatti tra Domenico Grande Aracri e Maria Sergio sarebbero stati promossi su esplicita richiesta di Nicolino Grande Aracri”. I funzionari Aisi scrivono anche che dei “favoritismi della Sergio avrebbe beneficiato, tra gli altri, un imprenditore edile cutrese, marito della nipote del defunto capo cosca Antonio Dragone'.

Mentre nel maggio 2016 sulla Gazzetta di Reggio Claudio Fava (oggi Mdp), vice presidente della commissione parlamentare antimafia presieduta da Rosy Bindi disse sul caso-Sergio: “La Commissione antimafia non si è mai occupata in modo diretto di Reggio Emilia. Posso, però, dare una valutazione sul piano personale. Credo che occorra pretendere il massimo della chiarezza sui comportamenti che ci sono stati. Se c’è un rapporto dell’Aisi, di polizia che parla di comportamenti di dubbia opportunità e possibili favori ad aziende legate alla ’ndrangheta credo che non si possa rispondere soltanto: “Non sono in corso indagini, nessuno risulta indagato'. Occorre entrare nel merito delle vicende che sono indicate in quei rapporti. E mi sembra che lo siano in modo abbastanza dettagliato. Dire “non c’è nessun indagato” è un modo di tirarsi fuori dall’esistenza, di dare spiegazioni. Ma queste non vanno date solo alla magistratura, ma alla comunità dei cittadini, all’opinione pubblica. E sono spiegazioni altrettanto importanti».

Leo

PER CHI FOSSE INTERESSATO MERITA UNA APPROFONDITA LETTURA LA INTERROGAZIONE DEI 5 STELLE Prot. Gen: 2016 / 82381 RECUPERABILE SUL SITO DEL COMUNE DI MODENA CON RELATIVA RISPOSTA DEL SINDACO MUZZARELLI


Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


Contattaci
Quelli di Prima - Articoli Recenti
... E ci passavi cosìtanto tempo che..
Per poi ritornare...
03 Gennaio 2014 - 23:39
Libera, le consulenze di Enza Rando
L'avvocato, membro del cda Crmo, nel 2015 ha avuto da Bonaccini un incarico da 25mila euro
02 Gennaio 2014 - 19:36
Quando la Rando scrisse che Prima ..
Le consulenze da migliaia di euro della Numero 2 di Libera
02 Gennaio 2014 - 18:25
Dia: 'Mafie integrate in Emilia'
Cutresi ?perfettamente integrati? E la Camorra ora à più presente?
02 Gennaio 2014 - 13:54
Quelli di Prima - Articoli più letti
Libera, le consulenze di Enza Rando
L'avvocato, membro del cda Crmo, nel 2015 ha avuto da Bonaccini un incarico da 25mila euro
02 Gennaio 2014 - 19:36
Quando la Rando scrisse che Prima ..
Le consulenze da migliaia di euro della Numero 2 di Libera
02 Gennaio 2014 - 18:25
Dia: 'Mafie integrate in Emilia'
Cutresi ?perfettamente integrati? E la Camorra ora à più presente?
02 Gennaio 2014 - 13:54
Brindiamo tutti con Casari
Che non manchino mai sorrisi e vittoria
01 Gennaio 2014 - 20:06