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Punti nascita da non riaprire: PD Modena con Fabi e De Pascale

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Loredana Ligabue, responsabile Welfare e Salute della Federazione provinciale del Partito Democratico di Modena: 'Bene ha fatto l'assessore a ribadire quanto detto da De Pascale a Mirandola e Pavullo, ovvero il no all'apertura'


Punti nascita da non riaprire: PD Modena con Fabi e De Pascale
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Sembrano lontani, ma non lo sono, i tempi in cui le donne del Partito Democratico e la delegazione del PD di Mirandola protestavano, nel dicembre 2022, sotto la sede Ausl di Modena contro la decisione della Regione di sospendere ancora prima del 31 dicembre dello stesso anno, ufficialmente per carenza di personale che non avrebbe più garantito la sicurezza dei parti, l'attività del punto nascita di Mirandola. Sembrano lontani anche i tempi in cui l'allora candidato al secondo mandato alla presidenza della Regione Stefano Bonacini dichiarò che era stato un errore chiudere il punto nascita di Pavullo e che sarebbe stato suo impegno riaprirlo.

Oggi per il Partito Democratico di Modena la scelta di non riaprire quei punti nascita, sottolineata e sancita in modo definitivo dal neo assessore regionale alla sanità Fabi, è giusta, partendo dal presupposto che 'è essenziale garantire a tutte le cittadine, ovunque esse risiedano, il diritto ad una appropriata assistenza alla nascita e adeguate tutele verso la madre e verso il nascituro.
In tale ottica - sottolinea Loredana Ligabue, responsabile Welfare e Salute della Federazione provinciale del Partito Democratico di Modena - bene ha fatto l’Assessore regionale alla Salute Massimo Fabi - durante l’audizione in Commissione regionale Salute - a ribadire con chiarezza quanto già il Presidente Michele de Pascale disse ai cittadini durante la campagna elettorale sia a Mirandola che a Pavullo: no all’apertura di nuovi punti nascita (anche se nel caso di Mirandola e Pavullo non si tratterebbe di nuovi punti nascita ma di storici punti nascita chiusi e da riaprire, ndr), sì ad investimenti per la sicurezza della madre e del bambino nel rispetto dei requisiti previsti dalle linee guida nazionali e dalla comunità scientifica'. Condizioni che Mirandola aveva ottenuto per garantire la continuità nei parti e l'attività del punto nascita in virtù della deroga triennale all'apertura concessa nel 2017 e proseguita poi per 5 ovvero fino alla chiusura, al dicembre 2022.

Da qui dalla responsabile welfare e salute del PD di Modena una risposta indiretta al segretario provinciale e capogruppo Lega a Mirandola Guglielmo Golinelli che aveva parlato di una strategia di politica di governo della sanità pubblica a marchio PD dietro la chiusura. 'Golinelli farebbe bene a documentarsi, invece di sbraitare contro i soliti comunisti al governo. Oppure spiegarci cosa significhi per lui sicurezza. Per noi sicurezza - afferma - significa punti nascita dotati di competenze professionali e strumentazione adeguata ad affrontare le diverse complessità che possono manifestarsi durante il parto. Sicurezza nel parto e rafforzamento degli interventi pre e post parto, dando corpo ad un vero e proprio “percorso nascita” che - come avviene in molti Paesi europei- affianchi la madre nell’accompagnamento al parto e nei primi 1.000 giorni di vita del bambino.
Interventi in grado di coniugare prossimità e personalizzazione, dando un ruolo chiave alle équipe dei consultori (ostetriche, ginecologhe e psicologi) durante la gravidanza, nella scelta del punto nascita dove partorire, garantendo la continuità assistenziale sia in ammissione che in dimissione e con un sostegno attivo a neogenitori e neonati nella fase post parto.
Questa è la strada, ancora più difficile se vengono tagliate le risorse nazionali alla sanità pubblica, che riteniamo debba essere percorsa nella tutela del diritto all’assistenza. Dentro questo quadro, nessuno deve venir meno a un costante rapporto di ascolto dei cittadini e un percorso partecipativo basato su dati ed elaborazioni di valore scientifico, e non finalizzati alla strumentalizzazione politica o per risalire a di chi è la colpa. Perché alla fine scopriremmo che la norma sui punti nascita - chiude Ligabue - è stata approvata da un Governo a guida Berlusconi, sostenuto anche dal partito di Golinelli'.

Gianni Galeotti
Gianni Galeotti

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie..   Continua >>


 
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