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È vero: il PD punta molto su Claudio Vagnini, direttore generale dell'Aou. E una sua candidatura è ben più che un'ipotesi. Però non va vista come un supporto alla scalata di Giancarlo Muzzarelli al consiglio e all'assessorato regionale alla sanità, quanto come un vero e proprio sfratto all'ex sindaco di Modena.
Ma andiamo con ordine.
L'uscita estremamente deferente di Vagnini nei confronti di Muzzarelli, non è stata un fulmine a ciel sereno ma un'operazione ampiamente meditata. Tattica nell'ambito di una strategia decisa a tavolino a livelli molto più alti. E lo scopo non era e non è aiutare Muzzarelli, come diversi osservatori volevano aver scoperto. Ma esattamente il contrario: lanciare se stesso e bruciare Muzzarelli.
Perché è chiaro a tutti che la sanità modenese, fra problemi di strutture ammalorate e inadeguate, chiusure di reparti, punti nascita, carenze di personale, spese pazze per i medici a contratto, liste chiuse, tempi di attesa al pronto soccorso, risse e aggressioni e tutti i problemi vissuti quotidianamente dagli utenti, versa in una situazione che non è neanche lontanamente accettabile. Molto deve cambiare e qualcuno deve pagare: e se il PD punta su Vagnini, è perché a pagare non sarà Vagnini, che tutto sommato ha fatto quanto deciso dai politici. Ma Muzzarelli, presidente della Ctss e decisore politico.
Lo stesso Michele De Pascale, candidato alla regione, ha chiesto a Modena - come alle altre province - un salto di qualità nelle candidature e nelle indicazioni per gli assessorati: esperti del settore, come Vagnini; e candidati capaci, flessibili, giovani - non necessariamente anagraficamente.
E soprattutto senza la spocchia e l'arroganza che hanno contraddistinto - sempre politicamente parlando - questi ultimi dieci anni di predominio modenese a livello regionale. Anche Davide Baruffi, fino a ieri apparentemente indispensabile, oggi rischia molto.
Dei 6 candidati PD dati per certi, ne restano così sicuri solo 4: Luca Sabattini, Paolo Negro, Ludovica Ferrari e Maria Costi. Agli uomini va aggiunto Vagnini. Il quarto uomo potrebbe essere Andrea Bosi, escluso malamente dalle nomine in giunta a Modena. Ma il PD potrebbe anche cercare il modo di liberarsi dell'ingombrante ex sindaco di Carpi Alberto Bellelli, al momento vice di Stefano Vaccari - ma molto più simile a un Mauro Repetto degli 883, relegato com'è all'organizzazione delle conferenze su Dio alla Festa dell'Unità (sic) che a un vero segretario politico. Il recupero di Bellelli potrebbe far traballare Stefania Gasparini, il cui posto potrebbe essere preso dalla scalpitante Giuditta Pini. Mentre la quarta donna in lista dovrebbe essere Susan Baraccani.
Magath
Magath Ing
Dietro allo pseudonimo Magath un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da Magath ricade solo sul direttore della te..
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