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Non arriveranno oggi e probabilmente neanche domani annunci ufficiali dal Comune di Modena sul rimpasto della giunta del sindaco Pd Giancarlo Muzzarelli. L'attenzione è per ora concentrata su un incontro tra il sindaco e i suoi alleati in Consiglio che dovrebbe tenersi domani sera dalle 20, anche se nell'agenda ufficiale di Muzzarelli ancora la data non è segnata, e sciogliere così le riserve. Del resto, le telefonate e le manovre proseguono a loro modo anche in queste ore. Sta di fatto che la necessità di rimpiazzare l'assessore alle Attività economiche e Promozione della città, Tommaso Rotella, la cui lettera di dimissioni circola anche oggi in municipio, si intreccia con le polemiche scoppiate negli ultimi giorni con gli ex Pd e Sel confluiti nel gruppo Articolo 1-Mdp.
Come riferisce la Dire, gli scenari che si profilano, per una giunta a otto assessori - sindaco escluso - deficitaria e richiamata sulle quote rosa, ora sono due.
Il primo: le deleghe di Rotella oltre a qualche altra (come la Casa) vanno all'attuale assessore in quota Mdp Andrea Bosi ed entra una donna 'senza tessera' ma soprattutto estranea alle correnti, come la presidente del Centro documentazione donna Vittorina Maestroni o l'ex presidente dell'Arci locale Greta Barbolini.
La Barbolini, attuale membro Cdi della Fondazione Crmo, ha 50 anni, ha ricoperto il ruolo di presidente dell’Arci di Modena dal 2003 al 2014, è stata portavoce del Forum del Terzo Settore modenese e si è occupata di associazionismo culturale a livello locale e nazionale ricoprendo l’incarico di presidente nazionale di UCCA, associazione nazionale di cinecircoli. Attualmente ha un incarico come responsabile delle politiche economiche dell’Arci a livello nazionale.
Si tratterebbe del quadro politicamente più gestibile, ma che forse non soddisferebbe fino in fondo gli stessi esponenti Mdp.
I quali, e qui si arriva al secondo scenario, preferirebbero un assessore ancora piu' di perso: ovvero un Bosi cui viene affidata la Cultura o la Scuola, meglio la prima, e allo stesso tempo una new entry vicina alla presidente del Consiglio Francesca Maletti, leader dell'area cattolica del Pd, con magari deleghe piu' 'leggere', tipo le Pari opportunita' tuttora in mano a Bosi.
Il nome, in questo caso, lo valutano direttamente Maletti e Muzzarelli, e si vedrà; al momento è piu' probabile si tratti non di un'attuale consigliera (tra le malettiane dell'aula si contano ad esempio Federica Di Padova e Chiara Susanna Pacchioni, piu' a parte Caterina Liotti) ma di una figura esterna, il nome più in vista è quello di Laura Panini. Tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima il gruppo Mdp si ritroverà in assemblea provinciale, per quella data probabilmente i giochi saranno già fatti ma l'occasione sarà utile agli ex Pd e Sel per ratificare il rimpasto e, magari, offrire altre proposte sulla maggioranza e sulla sua tenuta.
Intanto, dopo lo scontro su pappagalli e traditori, Ludovica Carla Ferrari vive ore d'ansia temendo in una ulteriore punizione di Muzzarelli nei suoi confronti. Ma il suo posto, garantito dal placet di Matteo Richetti (nuovo leader nazionale Pd al fianco di Renzi) non pare in discussione. Richetti che - dopo aver fatto da portavoce del segretario nella campagna congressuale - ora è di nuovo lanciato per incarichi di primo piano nel partito e - se il Pd vincerà le prossime elezioni - nel Governo futuro.