'Risorse ai Comuni, Mezzetti invece di scrivere programmi gli investimenti'
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'Risorse ai Comuni, Mezzetti invece di scrivere programmi gli investimenti'

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'Nella lettera il sindaco deve aver dimenticato una componente fondamentale della narrazione: il peso delle scelte passate che ricade sul presente'


'Risorse ai Comuni, Mezzetti invece di scrivere programmi gli investimenti'
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Il sindaco di Modena Massimo Mezzetti, alla vigilia dell'approvazione definitiva della legge di Bilancio, ha scritto una lettera aperta al Governo per evidenziare le problematiche che investiranno i Comuni. 'I Comuni - ha detto il sindaco - saranno obbligati a imprigionare risorse per i vincoli sulla spesa corrente che inevitabilmente si scaricheranno sui servizi. Ma siamo noi i primi riferimenti per i cittadini'.
A replicare al primo cittadino è Ferdinando Pulitanò, consigliere regionale e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia.
'Nella lettera aperta al Governo, il sindaco di Modena Massimo Mezzetti più che chiedere aiuto al governo, compie uno straordinario volo pindarico propagandistico scaricando già sul Governo le colpe dei disservizi. Nella lettera il sindaco però deve aver dimenticato una componente fondamentale della narrazione: il peso delle scelte passate che ricade sul presente.
I vincoli di spesa a cui i Comuni sono sottoposti oggi, infatti, non sono certo un’invenzione dell’attuale Governo, ma una necessità derivante da anni di tagli lineari e politiche poco lungimiranti da parte di Governi di centrosinistra. Il dato più lampante – dichiara Pulitanò – proviene dal quinquennio 2014-2019: proprio in quegli anni, l’Istituto per la finanza e l’economia locale (IFEL) ha certificato tagli per oltre 4 miliardi di euro agli enti locali, con l’aggravante del Fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde), che ha ulteriormente compresso le capacità finanziarie dei Comuni'.
'Nonostante questo pesante fardello, il governo Meloni ha dimostrato una visione concreta e responsabile: basti pensare ai 196 milioni di euro risparmiati con l’azzeramento della rata della spending review informatica e al mantenimento del ‘Fondone Covid’, pari a 480 milioni di euro, che verranno restituiti agli Enti locali per affrontare le loro maggiori esigenze. Senza dimenticare che durante l’ultima conferenza Stato città, c’è stato il via libera per lo sblocco di circa 470 milioni di fondi, per l’anno 2025, destinati ai Comuni. In particolare le risorse andranno al potenziamento dei servizi sociali (68 milioni di euro) agli asili nido (300 milioni di euro) e al trasporto scolastico (100 milioni di euro), 391 i milioni di euro destinati ai servizi sociali dei comuni delle regioni a statuto ordinario e 220 i milioni di euro che andranno ai Municipi come rimborso (anno 2024) per i minori introiti derivanti dalle minori entrate da addizionale comunale Irpef. Scelte che testimoniano una chiara volontà di sostenere i territori senza gravare ulteriormente sulle casse comunali. Inoltre, non bisogna dimenticare che il Governo attuale deve fare i conti con le conseguenze del Superbonus 110 – prosegue Pulitanò – voluto, votato e sostenuto proprio dal Partito Democratico. Invece di favorire un’economia sostenibile, il Superbonus ha generato uno squilibrio nei conti pubblici, ha favorito fenomeni speculativi e frodi e ha messo a rischio la credibilità fiscale del Paese, costringendo l’attuale Governo a operare con risorse limitate. Il sindaco Mezzetti dovrebbe impegnarsi di più a programmare investimenti e spese da sostenere con i soldi dei modenesi e magari, ma chiediamo troppo, riconoscere che, mentre in passato si tagliava indiscriminatamente, oggi il Governo lavora per risanare e dare stabilità al Paese' - conclude Pulitanò.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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