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'Luciana Borellini esce allo scoperto, nessuna volontà di risolvere le gravi criticità emerse in questi mesi; cancellate tutte le accuse, ben circostanziate, contenute nella lettera di dimissioni dell'ex Presidente Mauro Tesauro e confermate successivamente in decine e decine di articoli pubblicati sui giornali, per la Borellini va tutto bene; con stupore ne prendiamo atto. Conclusioni a cui il neo Presidente è giunta senza, sorprendentemente, consultare il suo predecessore; la Borellini parla di preoccupazioni dei dipendenti per un potenziale danno di immagine alla Fondazione, ma si è informata sulle ragioni che hanno portato diversi lavoratori alle dimissioni, mentre altri invocavano l'intervento urgente della Guardia di Finanza? Ha chiesto un incontro coi sindacalisti che hanno seguito le numerose vertenze dei mesi scorsi? Ha letto il famigerato sondaggio interno, più volte citato dai giornali, dove i dipendenti boccerebbero Cristina Cavani? Teresa Raimondi gliel'ha mostrato?' Così Stefano Soranna della Lega insiste sul caso San Filippo Neri.
'Come nel caso di Maurizio Castignetti, predecessore di Tesauro alla guida della Fondazione, la Borellini si vanta dei risultati economici senza far alcun cenno però alle reali finalità dell’ente citate nello Statuto: formazione e assistenza pedagogiche, progettazione educativa, realizzazioni di percorsi e di cicli formativi, evidentemente ritenuti di secondo piano o poco rilevanti; particolarmente remunerativa per i guadagni della Fondazione è la comunità dei minori stranieri non accompagnati, si parla di centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici, ma si tratta di una comunità che in passato avrebbe creato gravissimi problemi interni e che sarebbe stata inserita in San Filippo Neri da Cristina Cavani nell'estate del 2016: la neo-Presidente ha chiesto alla Direttrice e ai Servizi Sociali del Comune come nacque la convenzione e come fu condotta la gestione? Questa attività può collegarsi alle finalità dello Statuto? Qual è la situazione attuale? Negli scorsi giorni si sarebbe dimessa un'altra educatrice della comunità minori stranieri, Luciana Borellini è a conoscenza delle ragioni? - continua Soranna -.
Tra le vicende che più hanno colpito l'opinione pubblica c'è senz'altro il furto del portatile della Direttrice, misteriosamente scomparso dagli uffici di via Ganaceto in piena tempesta politica; dai giornali apprendiamo che il ladro sarebbe stato individuato, a che punto sono le indagini? Speriamo gli organi competenti possano rivelare a breve l'autore del gesto così da chiarire uno degli aspetti che più hanno segnato la vicenda, visto che all’interno del computer trafugato sarebbero contenuti documenti importanti. Tesauro addirittura parla di 17 dipinti di cui non si ha più traccia, la Borellini e il presidente della Provincia si interessino immediatamente e scoprano che fine abbiano fatto. Tra gli evidenti tabù del caso San Filippo Neri vi è il ruolo di Cristina Cavani; il presidente Borellini non sembra curarsi evidentemente dello Statuto che vieterebbe alla Direttrice di ricoprire ancora questo ruolo, nessuna novità rispetto ai silenzi sull'argomento di Muzzarelli, degli ultimi due CdA e dell'ex presidente Maurizio Castignetti. La Cavani non è certamente una figura secondaria, tesoriere del PD modenese, avrebbe da inizio consigliatura iniziato a frequentare uffici ed aule del MEMO (per quali ragioni?), è stata anche Presidente del Quartiere 4, ruolo che l'avrebbe portata ad avere forti tensioni con alcuni membri della Giunta Muzzarelli. Perché, è nei fatti, intoccabile?'
'La Fondazione San Filippo Neri di Modena avrebbe effettuato alcuni “bonifici con causale progetto Cristina Cavani al Centro Sportivo Italiano”. Il consigliere regionale della Lega Stefano Bargi ha presentato in Regione un'interrogazione per chiedere chiarimenti, se esiste un rendiconto da parte del Centro Sportivo Italiano di Modena delle attività svolte grazie ai contributi economici ricevuti dalla Fondazione San Filippo Neri e se non si ritiene quantomeno anomalo che nella causale dei bonifici indirizzati dalla San Filippo Neri al CSI appaia la dicitura “progetto Cristina Cavani”. Una vicenda ancora tutta da chiarire, certo anticipiamo al presidente Luciana Borellini e al futuro Presidente della Provincia, che da parte nostra non c'è nessuna intenzione di abbandonare il campo di battaglia, sia per tutelare i dipendenti, sia per difendere il prestigio e la storia del San Filippo Neri'.
Redazione Pressa
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