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Sanità alto Frignano: dal primo luglio stop al medico di emergenza territoriale

Sanità alto Frignano: dal primo luglio stop al medico di emergenza territoriale

La comunicazione dell'Ausl che spiega: 'Nessun servizio in meno ma solo razionalizzazione. Gestione da Fanano ridotta a pochi casi. I più gravi continueranno ad essere gestiti da Pavullo'. E dall'autunno cambia anche il Cau che si trasforma in due ambulatori di bassa complessità


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lA partire dal 1° luglio 2025, l’emergenza territoriale nell’Alto Frignano entrerà in una nuova fase di riorganizzazione. Non sarà rinnovata la convenzione con i medici di emergenza territoriale attivi presso il presidio di Fanano: una scelta, comunicata ufficialmente dall’Azienda USL di Modena, che si inserisce - scrive in una nota l'Azienda Sanitaria - nel più ampio piano di revisione del sistema di emergenza-urgenza provinciale, con l’obiettivo di una maggiore efficienza e sostenibilità del servizio.
 

Cosa cambia dal 1° luglio
A Fanano non sarà più attivo il medico di emergenza territoriale convenzionato. Le emergenze più gravi continueranno a essere gestite attraverso il Pronto Soccorso di Pavullo, l’automedica, i mezzi del 118 e l’elisoccorso, la cui operatività sarà potenziata anche in condizioni meteo complesse, grazie all’introduzione di rotte PBN (Performance-Based Navigation). Per le urgenze non gravi, resterà attivo il CAU (Centro Assistenza Urgenza) di Fanano e il servizio analogo a Pievepelago, entrambi operativi nei giorni feriali dalle 8 alle 20. Nelle ore notturne e nei festivi, sarà garantita la Continuità assistenziale tramite il numero unico gratuito 800 032 032, con medici reperibili telefonicamente o disponibili a intervenire in loco.
 

Cosa cambia dall'autunno: il Cau si trasforma
A partire dall’autunno 2025, il piano prevede l’evoluzione dell’attuale CAU in due Ambulatori di Bassa Complessità, uno per l’area Fanano-Sestola-Montecreto e uno per Pievepelago-Riolunato-Fiumalbo.
Queste strutture, gestite dai Medici di Medicina Generale, saranno dotate di tecnologie come ecografi, elettrocardiografi e spirometri, e garantiranno un accesso diretto H12, anche per i turisti. L’intento è di rafforzare la risposta alle necessità sanitarie meno gravi, alleggerendo i pronto soccorso e integrando il sistema con il Virtual Hospital, un modello che punta sulla telemedicina per gestire a distanza le cronicità e le situazioni non acute. Sul venire meno della convenzione per la disponibilità del medico di emergenza territoriale nel presidio di Fanano l'Ausl ha chiarito che la convenzione non viene rinnovata perché dai dati non emerge un valore aggiunto. Le emergenze tempo-dipendenti saranno comunque gestite tramite Pavullo o i mezzi già presenti sul territorio come quello attrezzato di Fanano, che rimane. Anche sulla destinazione dei casi che fino al 30 giugno sarebbero stati gestiti dal medico di Fanano, l’Ausl ha precisato: 'Interverranno i medici da Pavullo, l’elisoccorso o gli altri mezzi della rete integrata. La casistica è limitata'.
In sostanza la Ausl fa intendere che non si tratta di un servizio in meno o di un taglio ma una razionalizzazione che anche attraverso nuovi strumenti di intervento non solo non toglie un servizio ma garantisce risposte più appropriate
I prossimi mesi diranno se sarà davvero così.
 

Gi.Ga.
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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