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'A pochi giorni dall'insediamento a Modena, l’ingegnere Luca Baldino, nuovo Direttore Generale dell'Azienda ospedaliera di Modena e il dottor Mattia Altini, nuovo Direttore Generale USL si sono ufficialmente presentati alla città. Chissà se entrambi immaginano le grandi aspettative e le speranze dei cittadini e del personale sanitario di Modena e Provincia, delusi da anni di una gestione che ha portato a lunghe liste d’attesa, a conflittualità anziché collaborazione fra i grandi ospedali, con penalizzazione dei piccoli ospedali, del territorio e soprattutto della montagna. Le Case della Comunità stentano a partire.
E infine la crisi è certificata dai PS intasati e dal fallimento dei CAU, mentre è tutto da certificare con metodi indipendenti il gradimento dei cittadini nei confronti di quel che resta della Medicina Generale, ancora in regime di libera professione, ma su questo dovrebbe intervenire la Regione'. A parlare è Maria Grazia Modena, capogruppo Lista Civica “ModenaxModena”.
'L’impegno assunto fra le due Aziende di lavorare in stretta sinergia è cosa giusta e naturale, però, a monte ci sono gravi vecchi problemi irrisolti che sono di ostacolo a qualsiasi intervento organizzativo migliorativo. Mi riferisco all’integrazione fra i due ospedali modenesi, Policlinico e Baggiovara, iniziata nel 2017, ribadita ufficialmente nel 2019 e ancora del tutto inattuata. Certamente al naufragio della passata Direzione Generale dell’AOU ha largamente contribuito questa grave inadempienza, la cui soluzione non è stata certamente favorita dal lungo dissidio con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che per legge (art. 9, comma 4 della L.R. n. 29/2004) contribuisce alla sanità attraverso formazione, ricerca e assistenza, cioè l’alta qualità. Le nuove Direzioni quale ruolo intendono riservare all’Ateneo, quello di ancella oppure di motore alla ricerca dell’eccellenza perduta in questi ultimi anni? Giusto per i nuovi arrivati non aspettare troppo a presentarsi. L’attesa e la speranza sono notevoli. Ora occorre che in tempi contenuti approfondiscano i problemi della sanità modenese, ce li presentino in un nuovo incontro e ci dicano con quali azioni e interlocutori intendono provare a metterci una pezza. Ci aspettiamo da tecnici, quali si sono presentati, che i rimedi che verranno proposti siano esclusivamente basati su questa loro caratteristica e che le implicazioni che derivano dalle nomine politiche, che hanno pesato troppo sulla sanità modenese negli ultimi, restino uno sgradevole ricordo dei loro predecessori. Da professionista che lavora al Policlinico, e che ha visto il cambio di tanti Direttori Generali, alcuni, pochi, con una vision lungimirante, brucia che non rimanga mai un riferimento valido nel passaggio delle consegne, che garantisca una continuità. Se è vero, come sembra, che gli staff verranno cambiati completamente, senza trattenere almeno un dirigente valido; vorrà dire, per lo meno per me, che si ricomincerà da zero per la sesta volta' - chiude la professoressa Modena.
Redazione Pressa
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