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Lunedì ricorreva la data ultima per presentare le osservazioni sulla “proposta di accordo” per la riqualificazione del S.Agostino, accordo siglato a porte chiuse in Municipio lo scorso 28 giugno.
'L’approvazione della variante urbanistica ad opera del Consiglio comunale di fatto non dà garanzie sull’effettivo intervento architettonico, per definire il quale occorre attendere gli esiti al termine delle indagini archeologiche prescritte dall’ex soprintendente Malnati. In caso di esito positivo, infatti, il progetto Aulenti dovrà essere del tutto rivisto - afferma il gruppo M5s -. Il vasto vano tecnico a servizio di tutto il Polo non potrà essere realizzato nel sottosuolo dei due edifici oggetto delle indagini archeologiche, che si intende demolire e ricostruire in forma libera. In realtà, a nostro avviso già da tempo il progetto Aulenti è stato ampiamente superato.
Lo certificano e lo attestano diverse e importanti novità sostanziali sopraggiunte dal suo varo nel 2009: la bocciatura sancita dal TAR Emilia-Romagna; la nomina a museo nazionale autonomo della Galleria Estense, unito al progetto Ducato Estense, che ha legato a filo doppio la biblioteca Estense Universitaria alla stessa Galleria sotto un’unica direzione, di fatto archiviando il progetto incentrato sul mero trasloco del milione di libri da stoccare in bella vista in magazzini vetrati verticali. Il buco creato nel S.Agostino dalla Biblioteca che in pratica non si sposta più è stato riempito creando a tavolino il Polo delle Immagini/Fondazione Modena Arti Visive, la famosa confluenza formata dalla Galleria Civica più il Museo della Figurina, assorbiti dalla Fondazione Fotografia'.
'Il rischio maggiore consiste nella concreta possibilità che questa operazione abbia relegato buona parte del patrimonio culturale cittadino alla gestione di privati.
D’altronde la Galleria Civica, una eccellenza di riconosciuto prestigio nazionale e internazionale, già da anni soffre a causa della superficialità e indifferenza dell’Amministrazione, che si palesò con l’infausta operazione dello scippo della Palazzina Vigarani per l’esposizione dei salami, e le obbligate dimissioni del direttore Pierini in occasione di Expo 2015 Il FMAV definito come “l’anima “ del Polo culturale del S.Agostino”, non è ancora decollato, e i segnali per il futuro non sono rosei. Tra il direttore che lavora in collegamento via Skype dalla Danimarca, l’insofferenza dei dipendenti, un CdA che composto da varie professionalità, ma forse non del tutto adatte per quel tipo di ente, siamo costretti con amarezza a constatare che sia i dubbi sia le criticità rilevate ed evidenziate a suo tempo sull’operazione poi realizzata, trovano in questi giorni piena conferma. Abbiamo chiesto chiarimenti all’assessore Cavazza depositando l’ennesima interrogazione in merito'.
Redazione Pressa
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