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Scandalo Amo, Lenzini smentisce Mezzetti: 'Reggianini è stato il primo a denunciare'

Scandalo Amo, Lenzini smentisce Mezzetti: 'Reggianini è stato il primo a denunciare'

Parole che smentiscono quelle del sindaco Mezzetti che ha parlato apertamente di responsabilità precise in capo all'ex amministratore unico


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'In merito alla vicenda Amo, come Partito Democratico siamo i primi a voler fare luce e a pretendere chiarezza rispetto a quanto avvenuto, poiché ci troviamo di fronte alla sottrazione di soldi pubblici. Ogni euro dovrà essere recuperato e tutti coloro che risulteranno coinvolti e per cui verranno accertate responsabilità dirette o indirette, dovranno risponderne secondo quanto previsto dalla legge, come tutti i cittadini, così come abbiamo chiesto e scritto nella nostra mozione, non votata dal centrodestra. Troviamo davvero strumentale l’atteggiamento e le accuse del centrodestra, il quale sta utilizzando tale vicenda per attaccare politicamente l’ex Amministratore Unico ed ex segretario provinciale del Pd, dimenticando che proprio lui è stato il primo a denunciare e a mettere in luce l’ammanco di risorse e le cui responsabilità su eventuali mancati controlli, se mai dovessero essercene, dovranno essere accertate solo ed esclusivamente dalla magistratura sulla quale riponiamo la massima fiducia'. Il segretario cittadino e capogruppo Pd in consiglio comunale Diego Lenzini interviene così in merito al dibattito sulla vicenda relativa ad Amo, tenutosi ieri in consiglio comunale.
Parole che smentiscono quelle del sindaco Mezzetti (video sotto) che ha parlato apertamente di responsabilità in capo all'ex amministratore unico, criticando in particolare la sua scelta di sporgere denuncia formale con due mesi di ritardo e di non aver rispettato le norme sulla tracciabilità del denaro nell'uso del bancomat.
 

'Riteniamo inoltre sconcertanti alcune affermazioni di solidarietà nei confronti della dipendente coinvolta in questa vicenda che ieri abbiamo sentito dalle opposizioni - attacca Lenzini - quando se tutto fosse confermato sembrerebbe essere la stessa responsabile dell’ammanco di 500mila euro dalle casse di Amo. Allo stesso modo ci pare surreale che Fratelli d’Italia abbia tolto dalla propria mozione la richiesta al comune di costituirsi parte civile nei confronti di chi ha effettivamente rubato i soldi - aggiunge - ma attacchi unicamente l’ex amministratore unico il quale, a loro dire, doveva accorgersene. A differenza del centrodestra, che con tale atteggiamento va in contraddizione mettendo in luce un garantismo a targhe alterne - conclude Lenzini - noi attendiamo che venga fatta chiarezza, chiedendo il risarcimento ad Amo delle risorse economiche sottratte, oltre che venga fatta piena luce su una vicenda grave per la nostra comunità'.
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