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Scandalo Amo, Mezzetti richiama Reggianini: 'Avevamo chiesto di procedere celermente con la denuncia'

Scandalo Amo, Mezzetti richiama Reggianini: 'Avevamo chiesto di procedere celermente con la denuncia'

'Il 29 aprile 2025 i soci principali – compreso il sottoscritto - sono stati informati in via sommaria e parziale'. La denuncia depositata solo il 25 giugno


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'Amo è un’Agenzia che sta cambiando pelle, con la volontà di dotarsi di strumenti più solidi affinché episodi simili non possano più ripetersi. La questione è oggi nelle mani della Procura; è stato ottenuto un decreto ingiuntivo nei confronti dell’ex dipendente e, a seguito di precise contestazioni, è stato risolto il rapporto di lavoro con il Direttore generale. Personalmente ribadisco la mia determinata volontà affinché su questa vicenda venga fatta piena luce senza alcuna reticenza'. Lo ha detto il sindaco Massimo Mezzetti rispondendo in Consiglio comunale oggi, ad un’interrogazione presentata dal consigliere Giovanni Bertoldi (Lega Modena), con la quale ha chiesto all’Amministrazione 'chiarimenti relativi a quanto è avvenuto nella gestione aMo e alla relativa distrazione di fondi pubblici'.

Le domande

Nello specifico Bertoldi, dopo aver ricostruito la vicenda dell’ammanco di oltre 500 mila euro e messo in luce la scarsa efficienza del trasporto pubblico, giudicato “desolante”, ha chiesto spiegazioni sui ritardi nella denuncia alla magistratura e chiarimenti sulle modalità con cui una sola dipendente abbia potuto gestire bonifici di importi considerevoli, nonostante fosse necessario l’avallo del direttore o dell’amministratore tramite token e/o chiavetta. Il consigliere ha inoltre domandato come sia stato possibile che anomalie contabili durate almeno quattro anni non fossero state rilevate dal Revisore dei conti, né segnalate dal Collegio Sindacale, e quali compensi spettino a tali organi di controllo.
Bertoldi ha poi chiesto al Comune se, in qualità di socio di maggioranza, 'può avere accesso ai bonifici e alle loro causali'; se 'imporrà una revisione della governance della società' e se chiederà una copia della denuncia già presentata da Amo. Infine, il consigliere ha domandato se il Comune “ha già nominato un legale ed un consulente economico per valutare il danno subito” e se intende promuovere azioni di responsabilità verso amministratori e organi di controllo e adottare misure concrete per evitare che episodi di distrazione di fondi pubblici possano ripetersi in Amo o in altre società partecipate.

Le risposte

'Da quando ho fornito la prima risposta alle interrogazioni presentate da altri consiglieri, sono intervenuti numerosi sviluppi che ritengo doveroso condividere - ha esordito il sindaco -. Mentre prosegue l’inchiesta della Procura; è stato ottenuto un decreto ingiuntivo nei confronti dell’ex dipendente e, a seguito di precise contestazioni, è stato risolto il rapporto di lavoro con il Direttore Generale. Su richiesta dell'amministratore unico di Amo, da pochi giorni ha preso servizio il nuovo Direttore, l’architetto Roberto Bolondi, in comando dal Comune di Modena.
Amo è dunque un’Agenzia che sta cambiando pelle, con la volontà di dotarsi di strumenti più solidi affinché episodi simili non possano più ripetersi.
'Colgo l’occasione per ricostruire ancora una volta la scansione cronologica degli eventi, durante i quali l’allora Amministratore Unico di Amo, con il supporto dei legali, ha predisposto una querela corposa e approfondita.
Come già detto in Consiglio a inizio luglio, esiste – sulla base della ricostruzione fornita da Amo tramite la stampa e dalle informazioni da noi acquisite – una cronologia precisa:
-il 16 aprile 2025 il Direttore individua un bonifico sospetto e lo segnala all’Amministratore Unico. Non ricevendo spiegazioni convincenti dalla ex dipendente responsabile della contabilità, viene avviata una verifica legale approfondita, affidata a consulenti esterni. Solo in seguito abbiamo avuto notizia dagli organi d'informazione che l'Agenzia delle Entrate aveva inviato ad Amo una lettera dove si rilevano anomalie sui versamenti Iva nel 2022 e che questa lettera sarebbe stata protocollata il 15 aprile 2025.
-il 14 maggio 2025 viene inviata alla ex dipendente la prima lettera di contestazione e sospensione, che porterà al vero e proprio licenziamento il 28 maggio 2025, i cui termini per l’impugnazione sono nel frattempo scaduti;
-il 25 giugno 2025 viene depositata presso la Procura della Repubblica di Modena la denuncia-querela, corredata da perizie tecniche elaborate da professionisti esterni e raccolte in una relazione di oltre 300 pagine.
L’ammanco accertato ammonta a 516.005,20 euro.
Ricordo inoltre che il 29 aprile 2025 i soci principali – compreso il sottoscritto – sono stati informati in via sommaria e parziale, con richiesta di mantenere la riservatezza per non
compromettere le attività istruttorie. Come ho già avuto modo di dire nella risposta fornita lo scorso luglio il sottoscritto sollecitò di procedere speditamente con la denuncia agli organi competenti. Come Ente, invece, siamo venuti a conoscenza dei primi elementi formali solo il 16 giugno 2025, tramite i documenti del bilancio 2024 predisposti per l’Assemblea dei soci del 30 giugno'.
Ricordiamo che la denuncia venne depositata da Reggianini solo il 25 giugno (qui le date).
'Dalle informazioni acquisite dall'Agenzia, risulta che la ex dipendente disponesse delle credenziali per accedere all’home banking e predisporre i bonifici, inserendo i dati istruttori (conto di accredito, beneficiario, causale, ecc.). L’autorizzazione all’esecuzione spettava poi, però, al Direttore, unico titolare delle credenziali dispositive necessarie per autorizzare i pagamenti caricati sull’home banking dalla dipendente' - ha aggiunto il sindaco rimarcando in questo caso le responsabilità di Berselli. 'L’attuale Revisore, Vito Rosati, ha dichiarato alla stampa che, nell’ambito dei controlli a campione svolti dal momento in cui ha assunto l’incarico, nel 2023, non erano emerse irregolarità. Le verifiche successive all'emersione dei primi casi sospetti hanno però evidenziato diverse anomalie e artifici contabili, attraverso i quali la ex dipendente avrebbe occultato i reali movimenti, impedendone la rilevazione da parte degli organi di controllo'.
'Nel rispetto dell'attività giudiziaria non abbiamo ritenuto ad oggi necessario richiedere copia della denuncia. Alla luce delle conclusioni delle indagini penali e contabili – ha concluso Mezzetti - Il Comune, in quanto parte lesa, si costituirà parte civile. Ribadisco che ritengo la vicenda gravissima e ho sottolineato fin dalle prime battute la necessità di tutelare l’interesse pubblico agendo nella massima trasparenza e rinnovando tutti i vertici di Amo'.
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