Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
C'è l'ufficialità: Dario Nardella sarà il coordinatore nazionale di Stefano Bonaccini nella corsa per la segreteria del Pd. Lo ha confermato lo stesso governatore dell'Emilia-Romagna, candidato alla guida dei dem, nel corso dell'evento in tandem con Nardella al teatro del Sale di Firenze. Volendo un nuovo gruppo dirigente dei territori 'mi è sembrato giusto affidargli la guida della nostra mozione', dice Bonaccini, che di Nardella dice: 'lo stimo tantissimo, ha saputo tenere alta la qualità del buon governo' in questi anni. Nei prossimi giorni, aggiunge poi Bonaccini, 'presenteremo una squadra che sarà paritaria, tante donne e tanti uomini'. Il 10 dicembre, poi, 'partiremo da Bari per un grande tour, vogliamo toccare almeno cento luoghi, non solo le città, che vogliamo fare sentire rappresentati'. Una scelta, quella di partire dal Sud, tutt'altro che casuale, precisa il governatore.
Stefano Bonaccini è 'una persona in cui credo e che stimo.
Saprà costruire una squadra vincente perché vogliamo vincere'. Così il sindaco di Firenze. 'Mi ha convinto nell'idea di fare un percorso insieme', dice Nardella prendendo la parola accanto al governatore al teatro del Sale, dietro di loro una bicicletta per simboleggiare la sfida comune di ospitare la partenza del Tour de France 2024 a Firenze e in Emilia-Romagna. 'Molti di coloro che mi hanno sostenuto - dice Nardella - mi hanno chiesto perché non sono andato avanti con la mia candidatura. Io ho trovato dentro di me le ragioni della scelta di sostenere Bonaccini e di fare confluire le mie idee, il mio tempo e la rete di rapporti che abbiamo costruito nel progetto con cui Bonaccini si candida alla segreteria del Pd'.
Anzitutto, la scelta è stata fatta per 'coerenza', perché 'i nostri destini vengono dopo' rispetto ad un progetto. In un secondo luogo il passo indietro serve a 'portare un valore aggiunto per tenere unito il più possibile il fronte dei sindaci e degli amministratori'. Nardella cita inoltre la 'possibilità di dare una mano a costruire una platea plurale e larga' a sostegno di Bonaccini. Infine c'è la possibilità di 'costruire una leadership collettiva. Non possiamo permetterci- avverte il sindaco di Firenze- un altro congresso in cui cambiamo il segretario e non cambiamo il partito'. Per Nardella, infine, la 'frammentazione di nomi rischierebbe di indurci ad un confronto dispersivo'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>