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'Il sindaco di Modena Massimo Mezzetti aveva addirittura convocato una conferenza stampa a fine settembre per annunciare la sua volontà di cambiare passo rispetto ai rapporti coi vertici Seta. Aveva detto di aver preteso dall'azienda un piano industriale di rilancio e, qualora il piano non fosse stato all'altezza delle aspettative, sarebbe stato pronto anche a chiedere le dimissioni della dirigenza. Bene, ieri il tanto atteso piano si è materializzato e dalla prima bozza emersa si evince chiaramente come tutte le aspettative dell'amministrazione modenese siano state deluse. Nessun aumento salariale per gli autisti e, di conseguenza, nessun piano concreto per fermare la fuga di personale. Si resta appesi all’accordo con gli autisti filippini… Ora, se Mezzetti è coerente, ci aspettiamo che condivida con noi la richiesta di dimissioni'. A intervenire sulla gravissima situazione nella quale versa il trasporto pubblico modenese è il capogruppo di Forza Italia e candidato alle Regionali Piergiulio Giacobazzi.
'I problemi legati al servizio di Tpl a Modena hanno raggiunto livelli inaccettabili - continua Giacobazzi -. Il taglio delle corse ha coinvolto in modo pesante anche il trasporto scolastico, nonostante le rassicurazioni del presidente Cirelli. Lo sanno bene i genitori dei ragazzi che devono prendere il bus dai Comuni della provincia per raggiungere la città e che ogni mattina non sanno se dovranno supplire al mancato arrivo della corriera portandoli personalmente con l'auto a scuola. Una beffa doppia considerando la spesa di centinaia di euro che le famiglie, con redditi appena sopra i 30mila euro, devono sostenere per un abbonamento annuale Seta. E' evidente che un trasporto pubblico così scadente e inadeguato vanifica ogni velleitario progetto legato alla mobilità green e al disincentivo dell'uso del mezzo privato. Se l'obiettivo dei vertici Seta è portare l'azienda alla deriva per favorire la fusione in Tper, sciogliendo il ruolo di Modena a favore di Bologna, scelta pianificata da tempo, allora lo si dica chiaramente. Lo dica l'amministrazione modenese e, per rispetto ai modenesi, metta in campo le azioni di contrasto che meno di un mese fa sono state promesse dal sindaco stesso'.
Redazione Pressa
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