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'Purtroppo davanti al cosiddetto 'piano di rilancio di Seta' c'è ben poco da festeggiare. Parliamo infatti semplicemente di un ripristino di quanto tagliato negli ultimi due anni e la stessa azienda di trasporto pubblico ammette che le risorse per offrire di nuovo ai cittadini le corse soppresse 'devono essere in parte recuperate'. Insomma, un ennesimo documento di promesse posticipate di 8 mesi, peraltro nemmeno ambiziose, tutte da dimostrare e senza nessun vero vincolo'. La presidente di Ruote Libere, Cinzia Franchini, interviene in questi termini sul caso Seta, dopo l'incontro di ieri tra i vertici dell'azienda e i soci pubblici, comune di Modena e provincia di Modena in testa.
'Che il sindaco, il presidente della Provincia di Modena e lo stesso sindacato Cisl si dicano pienamente soddisfatti di un disegno simile lascia davvero senza parole - continua la presidente dell'associazione indipendente dell'autotrasporto -. Limitarsi a dire che vi sarà un'azione di vigilanza pressante sull'azienda è a dir poco insufficiente. Per ora le uniche certezze sono la prosecuzione del taglio delle corse messo in campo negli ultimi due anni fino all'autunno, la mancanza di autisti in grado di garantire le corse mancanti e la carenza di risorse per completare quanto promesso. A fronte di questi inconfutabili dati di fatto vi sono le promesse di Seta che garantisce il reclutamento di nuovi autisti attraverso la famosa Academy e tanti buoni propositi. Se oggi una buona fetta di km per il trasporto pubblico è data da Seta in appalto ad aziende private, più convenienti, significa che qualcosa nei costi interni all'azienda non va e se ad oggi gli autisti non sono stati reclutati e il turn-over, a causa di stipendi e condizioni lavorative ridotte è continuo, non si vede perché tra 8 mesi le cose dovrebbero magicamente migliorare - aggiunge Cinzia Franchini -. Insomma, se è vero, come afferma la stessa Cisl che servono 4 milioni di euro per un vero rilancio di Seta, allora occorre chiarire dove si pensa di recuperare tali risorse. E' necessario, soprattutto, che la Regione Emilia Romagna dica chiaramente se il futuro dell'azienda di trasporto modenese è all'interno del carrozzone Tper, come già dichiarato dal presidente De Pascale e dall'assessore Priolo, o se si proseguirà con la strada separata a tre insieme a Reggio e Piacenza. Solo allora, cifre alla mano, sarà possibile valutare con serietà un piano di rilancio e servizi all'altezza dei costi sostenuti dalle famiglie per il trasporto scolastico e dai cittadini'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>