Sicurezza: 'PD in preda alla sindrome da sveglia tardiva'

Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

“Ormai il Pd e i suoi derivati sono in preda alla sindrome della  sveglia tardiva”. Luca Bagnoli, esponente della Lega Nord Modena, commenta la presa di posizione di Mdp sulla questione sicurezza. “Se mai vi fossero dubbi - dichiara Bagnoli - quelle parole certificano  ulteriormente il fallimento delle Amministrazioni presente e passata sul tema: hanno sempre minimizzato, si sono nascosti dietro alla percezione. Oggi, nell’ipocrisia più totale e solo alla ricerca di consensi, si destano: ma Trande dove stava prima?”.
Bagnoli sottolinea poi quanto gli allarmi lanciati ora, a ‘spot’, da Mdp, siano da tempo una precisa e coerente linea politica della Lega Nord: 'Sono anni che denunciamo la mancanza di organico della Polizia Municipale, una mancanza di progettualità politica e di conseguenza tecnica alle attività da svolgere al contrasto della micro
criminalità, oltre che uno scarso coordinamento con le varie forze dell’ordine, nonostante i ripetuti tavoli di coordinamento presieduti prima da Pighi e poi da Muzzarelli”. Totalmente strumentale risulta poi, secondo l’esponente del Carroccio, l’appello di Mdp al questore.
“E’ da sempre noto come a Modena l’organico della Polizia di Stato sia in sofferenza, ma anzichè sbattere i pugni a Roma sul tavolo di Minniti, dem e soci si sono fatti bastare le semplici parole del capo della Polizia Gabrielli, il quale ritiene che Modena e provincia siano sufficientemente coperte dagli uomini a disposizone del questore. Lo stesso questore - chiude Bagnoli - che pare non dia il 'credito' adeguato agli interventi coordinati con la Polizia Municipale e si dice sia venuto a Modena per far quadrare i conti e risparmiare sulle ore di servizio straordinario. Con inevitabili conseguenze per gli agenti, come evidenziato dalle prese di posizione del loro sindacato”.