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Le nuove sanzioni introdotte con la normativa sulla tutela della sicurezza urbana, recepite all'interno del Regolamento di Polizia urbana di Modena, hanno l'obiettivo di garantire accessibilità e libera fruibilità degli spazi pubblici.
In sintesi, dall’articolo 8, sono vietate diverse azioni: giochi che creano disturbo, l’utilizzo improprio di vasche e fontane pubbliche, i bivacchi, la soddisfazione di bisogni corporali in aree pubbliche, le azioni di turbativa delle attività delle strutture pubbliche, l’abbandono di materiali, il consumo di bevande alcoliche fuori dalle aree consentite, attività contrarie alla pulizia dei luoghi aperti al pubblico pubblici o che possano ostacolarne la libera fruizione.
L’articolo 24 è relativo al divieto di utilizzare strumenti musicali o fare attività rumorose tra le 24 e le 7 (salvo apposita deroga), mentre l’articolo 46 è quello che vieta di “raccogliere questue ed elemosine per qualsiasi motivo causando disturbo ai passanti”.
L’articolo 50 bis riguarda la prostituzione su strada e la turbativa della circolazione stradale.
Nell’articolo 201, relativo alle aree adibite a parchi pubblici, si richiamano alcuni comportamenti come gli schiamazzi e il disturbo della quiete dopo le 24, la soddisfazione di necessità fisiologiche al di fuori servivi igienici, l’accampamento o l’utilizzo delle panchine come giaciglio, il danneggiamento delle strutture esistenti nelle aree verdi, laghetti compresi.
LE AREE 'CALDE' DELLA CITTA'
La sanzione tra i 100 e i 300 euro e la cosiddetta “mini-daspo” urbana si possono applicare in una serie di aree della città individuate puntualmente nel nuovo all’articolo 5 bis del Regolamento di Polizia urbana.
Si tratta di tutte le aree adiacenti le scuole di ogni ordine e grado, gli istituti universitari nonché le loro pertinenze entro cento metri; l’area del Palazzo dei Musei (comprende le vie Vittorio Veneto intersezione Via Campori, Largo Porta Sant’Agostino, via Sant’Agostino fino all’intersezione con via Marescotta), quella delle vie Monte Kosica, Ganaceto, Sant’Orsola, Vittorio Emanuele, San Martino, e delimitata dalle stesse, all’interno della quale si trova il Mata; quella della biblioteca comunale Delfini e sue pertinenze entro centro metri; il parco Novi Sad e sue pertinenze.
Sono nell’elenco anche il complesso monumentale del Cimitero di San Cataldo e le strade limitrofe, il complesso monumentale del sito Unesco e dintorni (comprendente Cattedrale, Ghirlandina, Piazza Grande, Piazza Torre, Sagrato del Duomo, Cortile delle Canoniche, i portici e le facciate di tutti gli edifici prospicienti, nonché le vie Sant’Eufemia, Leodoino e Corso Duomo), l’area del mercato Albinelli (comprendente le vie Castellaro, dello Zono, Mondatora, dei Servi, Albinelli), l’area della Sinagoga di piazza Mazzini (comprendente le vie Taglio, Blasia, Emilia Centro, Coltellini), l’area del Tempio monumentale (comprendente le vie Caduti in Guerra, Muzzioli, Piave, Reiter, Ferrari, Soli e la linea ferroviaria , Mazzoni, Nicolò dell’Abate, Piazza Dante Alighieri, Galvani, Monte Kosica, Crispi, Piazzale Natale Bruni), l’area della chiesa di San Francesco (comprendente le vie Rimembranze, piazzale Risorgimento, Calle di Luca, Corso Canalchiaro, Balugola, Selmi), l’area del palazzo Ducale e piazza Roma (comprendente le vie Tre febbraio, piazza San Domenico, piazza Roma, Corso Accademia, Corso Canalgrande, Via Cavour).
L’elenco comprende anche la zona della stazione autocorriere (comprendente le vie Molza, Bacchini, Storchi, Monte Kosica), quella della Pomposa (comprendente le vie Emilia Centro, Ramazzini, Cerca, Ganaceto) e quella di viale Gramsci (comprendente le vie Fanti, Due Canali, Strada Attiraglio, Gramsci, Toniolo, Mercato, Massarenti, Soratore, Canaletto Sud, Fanti) oltre a tutte le aree adibite a verde pubblico.