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Si profilano una 'violazione della normativa sulla privacy, un rischio di violazione della normativa elettorale e un tentativo d'inquinamento del voto'. Il Governo e i suoi massimi rappresentanti, quindi, dicano 'quali iniziative di propria competenza intendono intraprendere, anche di tipo ispettivo o sanzionatorio'. Sbarca in Parlamento il caso degli sms elettorali ai Caf che sta tenendo banco in Consiglio comunale a Modena, dove ieri anche la sinistra dentro la maggioranza del sindaco Pd Gian Carlo Muzzarelli ha chiesto chiarezza alla diretta interessata: la consigliera civica Katia Parisi della lista Modena solidale, a sua volta alleata del sindaco. Si contesta da giorni l'uso di dati ed informazioni degli utenti in possesso dei Caf e amministrati dalla 'Domus gest' srl, riferibile a Parisi. Se la diretta interessata finora ha invocato garantismo e ha parlato di gogna mediatica, e' la deputata emiliana M5s Stefania Ascari a interrogare sulla vicenda sia il premier Giuseppe Conte sia il ministro dell'Interno Matteo Salvini.
Scrive la parlamentare nel suo atto: 'Da quanto emerge, iscritti a un Caf modenese e semplici cittadini hanno ricevuto sms con invito a votare Parisi cosi' come clienti della societa' Domus Gest Immobiliare, di cui sarebbe amministratrice unica. Dal curriculum vitae della consigliera, pubblicato nella sezione Elezioni trasparenti del sito comunale, emerge che Parisi e' direttrice del patronato Epas, che ha sede allo stesso indirizzo e ha lo stesso numero di telefono di Caf Italia. Gli sms sarebbero stati inviati dal sindacato Fna, che detiene il 100% delle quote di Caf Italia. Fna Emilia-Romagna detiene invece il 100% delle quote di Csf servizi Er, di cui Katia Parisi e' amministratore unico', dettaglia Ascari.
Sulla 'vicenda Parisi' e' pronta a intervenire la delegazione M5s in Consiglio comunale a Modena. 'Presenteremo nelle prossime ore un'interrogazione- rimarcano i consiglieri Andrea Giordani, Enrica Manenti e Giovanni Silingardi - perche' sulla vicenda sia fatta piena chiarezza e per dare subito un forte segnale del nostro impegno per la legalita'. Un concetto mai citato dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli durante la presentazione delle linee di governo, a cui abbiamo detto di no per ragioni di metodo e merito'.
Redazione Pressa
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