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'Con una sentenza di due pagine viene cancellata un'esperienza di ospitalità e accoglienza durata 20 anni. Da sempre dalla parte delle mamme e dei bambini,
i volontari di Casa Regina hanno collaborato con successo con i servizi sociali di Modena e provincia, offrendo un servizio fondamentale per il nostro territorio.
Una vicenda incomprensibile, prima l'improvviso scioglimento della Fondazione nel 2017, poi il traumatico trasferimento di tutti gli ospiti ed infine una sentenza di primo grado che nei fatti bolla come abusivi i volontari'. A ufficializzare i tristi svuluppo del
caso Casa Regina è il
leghista Stefano Soranna.
'Come sia potuto accadere tutto ciò è abbastanza incomprensibile,
l'apprezzamento per il lavoro svolto a Casa Regina è sempre stato unanime, i servizi sociali di tutta la Provincia hanno sempre collaborato coi volontari in un rapporto di totale fiducia.
Proprio per questo il silenzio dei politici modenesi, in Comune e Regione è vergognoso ed inaccettabile. Perché non hanno mai speso una parola per salvare le attività di Casa Regina? Cosa succederà ora? Secondo alcune fonti Villa Regina potrebbe, in tempi relativamente brevi, diventare sede per alcune attività del CEIS. Il liquidatore Giorgio Razzoli (Revisore dei conti della Fondazione San Filippo Neri e presidente di Cambiamo) potrebbe concedere un comodato gratuito provvisorio e nei fatti una via libera per la Fondazione di Padre Giuliano Stenico. A questo punto sarebbe interessante scoprire quali attività andranno a svolgersi, visto che lo spazio a disposizione è notevole e la villa piuttosto isolata. Intanto i volontari dovranno trovare una casa e magari in futuro una sede per ripartire con la loro preziosa attività - continua Soranna -. Comune di Modena e Regione si sono defilati, un comportamento a mio avviso grave ed irresponsabile.
Sono al corrente del probabile interesse del CEIS? Perché hanno scelto di non sostenere chi ha collaborato in maniera così professionale con le istituzioni?
La Comunità, costituitasi, per iniziativa del padre gesuita Remo Sartori, come Fondazione Casa Regina della Famiglia nel 1998, ha iniziato la sua attività volontaria di accoglienza in collaborazione coi servizi sociali di Modena e provincia nel 2000. Si è sempre rivolta sopratutto a mamme e bambini in difficoltà e donne sole, italiane e straniere; offrendo loro una ospitalità familiare, all’interno della Villa lasciata in eredità dalla nobildonna Teresa Messerotti Benvenuti, in località Villanova di Modena, per farne un centro di carità e assistenza. In questi 20 anni oltre ad avere accolto più di 350 persone, ha svolto anche iniziative formative sul piano spirituale, umano e professionale, educative e di animazione rivolte alle famiglie del territorio. Nel 2017 a causa di un impasse amministrativo, mentre la Casa era nel pieno svolgimento delle sue attività, la Regione Emilia Romagna ha dichiarato estinta la Fondazione. Le procedure di liquidazione hanno portato alla eliminazione del servizio' - chiude l'esponente della Lega modenese.