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La discussione sulla variazione di bilancio relativa ai 4 milioni di euro che consentiranno al Comune di onorare i debiti lasciati dal Modena FC al Credito Sportivo, e svolta oggi in Consiglio Comunale, ha riportato sul tavolo degli imputati la convenzione stipulata anni fa (in tempi in cui si respirava il profumo della serie A), tra Modena FC e Comune. Che impegnava con un grosso sforzo economico-finanziario sia il Comune sia la società. Impegno che al di la del merito della gestione Caliendo (sulla quale si è detto di tutto), è diventato sempre più insostenibile per una società passata dalla serie A alla serie B e poi, con l'azzeramento degli introiti, alla serie C. Una convenzione che prevedeva che nel caso il Modena FC non avesse onorato i propri debiti sarebbe stato il comune ad onorarli, prendendosi carico della fidejussione.
E' così è stato perché è storia che la società guidata da Caliendo non ha onorato i propri impegni per le rate del mutuo (3 quelle insolute), non ha fatto la manutenzione del campo e dello stadio come prevedeva la convenzione ed ha posto le condizioni per fare naufragare per giusta causa, la convenzione. Che prevede appunto il farsi carico, da parte del Comune della fidejussione oltre che degli obblighi nei confronti del credito sportivo, non onorati da Caliendo.
E’ di quattro milioni 387 mila 424 euro e 39 centesimi l’importo che il Comune di Modena dovrà quindi versare tra due settimane all’Istituto del Credito sportivo (Ics) se nel frattempo, entro mercoledì 27 settembre, il Modena Fc non provvede (ipotesi alquanto improbabile), al pagamento dell’insoluto, cioè delle rate dei mutui relativi ai lavori di adeguamento dello stadio Braglia effettuati nel 2002 non versate dallo scorso anno.
Il Comune, sulla base della convenzione, è garante di quei mutui e l’Istituto del Credito sportivo provvederà all’escussione della fideiussione. Al Comune non rimarrà altro che la speranza di potere recuperare in futuro i 625 mila euro di credito effettivo che vanta nei confronti del Modena Fc, comprendendo le tre rate di insoluti, interessi di mora e oneri vari, penali escluse.
Nella variazione la cifra che il Comune dovrà pagare all’Istituto di Credito sportivo è stata arrotondata in quattro milioni e 400 mila euro (la cifra effettiva sarebbe stata anche più alta, quattro milioni e 426 mila euro, ma l’Ics non ha applicato le penali), mentre il mutuo che il Comune contrarrà con l’Istituto a fronte del debito residuo garantito a seguito della definitiva escussione della garanzia sarà di tre milioni e 862 mila euro, cifra che corrisponde “ai lavori realizzati dal Modena Fc e non compensati dal canone di concessione in quanto corrispondenti alla quota capitale dell’indebitamento residuo esistente alla revoca della concessione” ha spiegato l’assessore Bosi sottolineando come la sostenibilità della manovra finanziaria sia assicurata dagli spazi di pareggio del bilancio concessi dalla Regione Emilia Romagna a fine aprile e già valutati dal Consiglio comunale.
Il mutuo ventennale a tasso fisso del 2,87 per cento, a scadenza 2037, entrerà in ammortamento nel 2018. Con la riconsegna anticipata dello stadio nel 2017, il Comune dovrà recepire in contabilità il valore delle opere direttamente finanziate dalla società sportiva per una cifra totale di sei milioni e 788 mila euro. A seguito del diritto di rivalsa, il Comune vanterà un credito con la società sportiva a fronte del quale accantonerà un fondo crediti di dubbia esigibilità di quasi 538 mila euro, così da compensare eventuali incassi inferiori alla richiesta di pagamento che sarà notificata alla società sportiva.