Stangata Irpef e Imu a Modena, Fi e Lega: 'Bilancio da comunismo reale'
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Stangata Irpef e Imu a Modena, Fi e Lega: 'Bilancio da comunismo reale'

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'La classe media è stata quella che ha maggiormente sofferto negli ultimi anni e non possiamo permetterci di continuare a gravarla con nuove tasse'


Stangata Irpef e Imu a Modena, Fi e Lega: 'Bilancio da comunismo reale'
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'Otto milioni di euro in più di entrate, di cui oltre sei e mezzo di imposizione legata all'Irpef ai quali aggiungere l'aumento dell'Imu, ha fornito da subito l'immagine plastica di un bilancio imbevuto di ideologia, e fortemente sbilanciato a sinistra. Da 'comunismo reale'. Una vera e propria mazzata sull'addizionale Irpef portata al massimo dell'8% su una fascia della popolazione che rappresenta la spina dorsale della crescita e già fortemente tartassata e messa in crisi dalle precedenti manovre. Un bilancio che analizzeremo nel merito all'interno delle commissioni in vista del dibattito di fine mese, ma che già fornisce una chiara indicazione anche rispetto alla mancata visione. Si ricorre a nuovo indebitamento per finanziare progetti ordinari, come zone 30 e piste ciclabili, che pur importanti non rappresentano certo progetti strutturali e di ampio respiro.

Un bilancio deludente, non all'altezza di Modena e nemmeno delle premesse e delle aspettative di innovazione promesse'. Il capogruppo di Forza Italia Piergiulio Giacobazzi boccia in modo netto la manovra presentata oggi dal sindaco Mezzetti.

Parole che il capogruppo Lega Giovanni Bertoldi sottoscrive. 'La presentazione del primo bilancio preventivo del sindaco Massimo Mezzetti non risponde alle sfide che Modena sta affrontando e non offre soluzioni concrete per il futuro della nostra città. Mentre il sindaco ha parlato di una forte connessione tra economia, società e territorio, e di crescita competitiva, gli indicatori economici per Modena non sono affatto positivi e ci obbligano a porci domande più serie sulla direzione da prendere.
Se da un lato il sindaco invoca la competitività del sistema, dall'altro la realtà ci mostra una città che, nonostante le dichiarazioni, non sta affrontando la crisi economica in modo adeguato. Occorre una riflessione profonda su linee di sviluppo nuove, che vadano oltre la retorica e che considerino la necessità di ridurre la spesa pubblica improduttiva e non aumentare ulteriormente il carico fiscale - afferma Bertoldi -. La classe media è stata quella che ha maggiormente sofferto negli ultimi anni e non possiamo permetterci di continuare a gravarla con nuove tasse. Aumentare l'addizionale IRPEF, come previsto, colpirà sempre più il ceto medio mentre chi non paga continuerà a non contribuire. In questo modo si amplifica la forbice tra chi paga e chi non paga, creando ingiustizie sociali sempre più evidenti. In un contesto globale che sta andando verso un allentamento della presenza pubblica e del ruolo dello Stato, basti pensare a ciò che sta accadendo in Argentina o negli Stati Uniti, non possiamo ignorare la necessità di una gestione più snella e meno invasiva. La leva fiscale non può essere ulteriormente rafforzata, altrimenti rischiamo di soffocare l'economia locale e di penalizzare ulteriormente i cittadini'.

Il consigliere della Lega ha anche espresso preoccupazione riguardo alla gestione del personale comunale: 'Il sindaco ha parlato di un calo del personale comunale, ma questo non è reale. Il ricorso alle cooperative e alle società esterne per l’erogazione dei servizi non sta riducendo il numero di persone che lavorano per il Comune, ma solo cambiando la forma contrattuale. La realtà è che ci sono sempre più persone che lavorano per il Comune, ma risultano essere dipendenti di società esterne'.
In merito alla gestione dell'indebitamento, Bertoldi ha affermato: 'Sono contrario all’aumento dell'indebitamento del Comune di Modena. Questo aspetto rappresenta, al contrario, uno dei punti di forza dell'amministrazione attuale, garantendo tranquillità e la possibilità di affrontare eventuali difficoltà future. Un incremento dell'indebitamento riduce la capacità di intervenire in caso di emergenza. Le risorse potevano essere trovate altrove. In sostanza non ci sono novità significative in termini di investimenti. Gli interventi previsti sono la prosecuzione di progetti già pianificati dalla precedente giunta, molti dei quali di dubbia utilità per la città e per lo più legate ad investimenti del Pnrr, in molti casi di scarso respiro, derivati dalla precedente amministrazione Un esempio emblematico è la spesa di 180.000 euro per limitare la velocità a 30 km/h in via Brescia, o 350.000 euro per la zona 30 in via Santi e Luosi, una misura che non risponde alle vere esigenze della città e che peserà troppo sui cittadini. Modena merita un bilancio più ambizioso, che guardi al futuro con una visione strategica, che riduca la spesa improduttiva e che non appesantisca ulteriormente le famiglie e le imprese'.

Redazione Pressa
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