Al netto di una soglia di esenzione Irpef per tutti coloro che hanno un reddito pari o inferiore a 15.000 euro, l'Irpef sarà aumentata allo 0,8%, con un maggior gettito di circa 6.7 milioni di euro. Aumenta anche all’Imu, un'operazione che garantirà un totale di circa 800mila euro di maggiori entrate. Si tratta di modifiche che portano l’aliquota per affitti concordati (compresi quelli per gli studenti) dall’attuale 0.76% allo 0.8%. Mentre l’Imu sui fabbricati di categoria D utilizzati direttamente dai proprietari passerà da 0,97% a 1,05%. Sono previste delle agevolazioni: una riduzione dell’aliquota dallo 0.5% allo 0.3% per tutti coloro che metteranno a disposizione alloggi per la locazione all'Agenzia Casa. Un ulteriore intervento sulle entrate riguarda l'imposta di soggiorno che sarà aumentata di un euro a notte per tutte le tipologie di struttura ricettiva. Operazione che, si stima, possa valere circa 191.000 euro per i mesi restanti del 2025.
Questi, gli elementi principali di una manovra che, complessivamente, porterà nelle casse del comune maggiori entrate per 8 milioni di euro.Il commento del sindaco'Una scelta, quella di non arretrare sul fronte dei servizi, che nasce dalla forte consapevolezza, mia e della mia giunta: la centralità strategica della tutela e del rilancio di quello che noi riteniamo il principale fattore di forza della nostra comunità per affrontare le sfide del futuro e della competitività del nostro sistema: la coesione sociale - ha detto il sindaco -. Nell'ottica della coesione sociale la proposta di bilancio è stata infatti condivisa in queste settimane con le parti sociali nelle loro varie articolazioni. Una precisa scelta di metodo per condividere una direzione di marcia e un asse strategico a fronte di scelte importanti.
'Da tutto ciò, la definizione di un Bilancio che, per il 2025, ha un volume di circa 415 milioni di euro, tra spesa corrente (252.9 mln di euro) e in conto capitale (161.8 mln di euro). E su cui pesano, però, trasferimenti statali che calano sempre di più (oltre 2 milioni di euro di tagli per il solo 2025) e un Fondo crediti di dubbia esigibilità – ha spiegato Mezzetti - cresciuto ormai a dismisura, obbligando il Comune ad accantonare ogni anno oltre 30 milioni di euro di risorse disponibili'. In una situazione di contrazione dei trasferimenti statali, un dato di fatto e non un'opinione e di ulteriori, soffocanti, vincoli alla spesa – ha detto il sindaco durante la sua presentazione in aula – abbiamo scelto di non tagliare i servizi ma, al contrario, di svilupparli ulteriormente perché in una situazione di forte richiesta da parte dei cittadini il Comune non può battere in ritirata dalla sua trincea, quella di prima porta alla quale tutti bussano.
'Infine, 850 mila euro di maggiori risorse saranno destinate al pagamento degli oneri sui nuovi mutui che il Comune contrarrà per sbloccare 10 milioni di risorse da investire sullo sviluppo della città. Una scommessa su quel “debito buono” che permette di finanziare spese produttive e sostenibili, reso possibile dal fatto che quello di Modena è uno dei comuni meno indebitati d’Italia. Su ogni modenese, neonati inclusi, “gravano” infatti solo 72 euro di debito, contro i 1.697 euro medi delle altre realtà simili. I dieci milioni serviranno, come ha spiegato in aula il sindaco, a finanziare il completamento delle opere PNRR, consentendo al Comune una programmazione più serena e liberando quote di avanzo che durante l'anno si andranno naturalmente a determinare per la manutenzione straordinaria e migliorare quindi la cura e il decoro della città'.