'Riemerge, come in un terreno carsico, la voglia tutta marxista di eliminare Dio dal cuore della gente. Ma la storia ha dimostrato che non è possibile. Tutti i regimi che hanno tentato di soffocare la fede e la spiritualità hanno fallito miseramente. La libertà di pregare e di esprimere le proprie convinzioni religiose è un diritto inviolabile che il nostro ordinamento deve tutelare'.
In risposta all’accusa che tali preghiere abbiano carattere politico, Rinaldi ricorda il precedente storico: 'Dire che pregare sia un atto politico non è una novità. È esattamente quello che pensavano gli antichi romani prima dell’editto di Costantino, quando i cristiani erano costretti a rifugiarsi nelle catacombe. Mi chiedo se il sindaco Mezzetti voglia proporre lo stesso destino per coloro che pregano oggi in difesa della vita'.
'Pregare pacificamente per difendere i propri valori non è violenza, ma un’espressione di fede e libertà.
'Invitiamo il sindaco Mezzetti a rispettare i diritti sanciti dalla Costituzione italiana e a concentrarsi sui veri problemi della città, invece di cercare di imporre limitazioni liberticide che offendono i cittadini e la loro fede. Popolo e Libertà sarà sempre in prima linea per difendere la libertà di espressione e il diritto di ogni persona di vivere la propria fede senza imposizioni né censure' - chiude Rinaldi.