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'Restano ferme le tariffe e le imposte locali, con il blocco di tutti i tributi e dell'addizionale Irpef. I modenesi continueranno a beneficiare del taglio della Tasi sulla prima casa deciso dal Governo per il 2017, che vale in citta' 19 milioni di euro. Confermata la riduzione delle rette dei nidi e delle scuole d'infanzia decisa lo scorso anno e lo stop su tutte le utenze anche per la Tari. Anzi, a parita' di costi, sono previsti servizi aggiuntivi su raccolta rifiuti, spazzamento e progetti ecologici per oltre 770.000 euro'. Sono alcuni dati 'snocciolati' questo pomeriggio dal Sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli nel corso della presentazione al bilancio di previsione 2018. che dopo il periodo concesso per la presentazione degli emendamenti, sarà discusso, ai fini dell'approvazione, nella seduta del prossimo 22 febbraio.
Un bilancio - ha affermato il Sindaco nel quale procede 'la dieta sui costi di funzionamento e incarichi, con un limite di spesa che nel triennio passera' dagli 886.000 euro del 2018 agli 857.000 del 2020.
'Nel corso dell'anno - ha sottolineato l'Assessore al bilancio Andrea Bosi - verranno aumentati i controlli sul pagamento dell'imposta di soggiorno, ferma a sua volta, e saranno informatizzate le dichiarazioni sui canoni concordati'.
Un bilancio che godrà anche di maggiori entrate, nel 2018, rispetto al 2017, anche rispetto alla riscossione degli arretrati. Per esempio, sono stati accertati quasi 5,4 milioni di euro di arretrati Imu: l'obiettivo per il 2018 e' di 5,8. Anche su Tari-Tares e Tia sono stati raggiunti risultati 'significativi' con l'accertamento di 1,2 milioni(la previsione iniziale era di 750.000 euro).
'E' anche grazie a questa attivita' di recupero che e' stato possibile mantenere invariate le tariffe', e' la linea della giunta. Inoltre, nonostante il nuovo indebitamento lo scorso anno sullo stadio Braglia, a causa dell'escussione della fideiussione a favore del Modena calcio, il debito comunale e' comunque in diminuzione: se tra il 2017 e il 2018 passa da 6,5 a 8,7 milioni (poco piu' di 40 euro ad abitante) nel 2019 scendera' a 7,4 e nel 2020 a 6,8 milioni. In tutto questo pesano sempre i mancati rimborsi dello Stato, con cui Modena vanta un credito di 24 milioni di euro per le spese degli uffici giudiziari e l'Iva per i servizi esternalizzati'
Al netto del personale, la spesa corrente per legalità e sicurezza passa da 16,2 a 17,6 milioni di euro. Cresce anche la spesa per l’istruzione (più 320 mila euro) con aumenti per i sostegni assistenziali e gli aiuti agli studenti con disabilità, la conferma dell’incremento dei servizi 0-6, del prolungamento estivo e delle aperture del sabato. I trasferimenti alle Fondazione Cresciamo, inoltre, aumentano di 100 mila euro in coerenza con l’indirizzo del Consiglio comunale di avvicinare gradualmente le retribuzioni del personale a quelle del pubblico impiego. Anche le risorse per Promozione della città, servizi al cittadino e Smart City aumentano (da 6,839 a 6,977 milioni di euro), così come quelle per le manutenzioni e le politiche sociali per le quali, rispetto agli 55 milioni già a bilancio, si prevede un emendamento della giunta di valore superiore ai 400 mila euro da destinare al sostegno dell’affitto e a programmi per i minori in collaborazione con le scuole. L’emendamento è dovuto a contributi accertati nelle scorse settimane e utilizzabili quest’anno. Nel corso del 2018, poi, entrano a regime i provvedimenti nazionali (Sia) e regionali (Res) per la lotta alla povertà e l’inclusione sociale.
Nel bilancio sono previste anche le risorse per il nuovo contratto dei lavoratori della pubblica amministrazione, con 2,8 milioni di euro di avanzo vincolato dal 2017 per consentire il pagamento della vacanza contrattuale del periodo 2016-2018. Gli accordi nazionali scaricano il costo del nuovo contratto sugli enti locali che, a regime, nel 2019 si stima ammontino a 2,3 milioni all’anno. Il costo per il personale rimane così intorno ai 60 milioni nonostante a fine 2017 le unità lavorative (1561) fossero oltre 150 in meno rispetto alle 1729 del 2014 quando la spesa per il personale era di 62 milioni di euro.