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Alla notizia,
pubblicata da La Pressa, della querela avanzata dal presidente della Provincia Giandomenico Tomei a due associazioni ambientaliste, arriva la replica di una di queste due associazioni,
Agenda Antispecista.
'Un riassunto della situazione per chi non ricorda: qualche tempo fa una pattuglia della polizia provinciale di Modena assassinava una famiglia di nutrie in quello che sarà poi definito un 'piano di controllo della specie nutria a Castelfranco Emilia', eseguito peraltro sparando a pochi metri da una strada trafficata, mentre dei testimoni assistevano increduli al tutto. Ora, tale Tomei, Presidente della Provincia di Modena, vorrebbe zittire chi protesta tramite la comprovata tecnica della querela coloro che osano dissentire e criticare le istituzioni, sottoponendo ai magistrati i propri crucci circa un gravissimo caso di lesa maestà. In effetti non c’è modo migliore per auto-denunciarsi che minacciando azioni legali verso chiunque osi sollevare dubbi verso il proprio operato - affermano gli ambientalisti -.
Carissimi, se non volevate che il vostro operato fosse soggetto al pubblico scrutinio avreste dovuto esercitare un altro mestiere, non certo quello di politico in una democrazia. Agenda Antispecista continuerà a fare il proprio attivismo, sempre, indipendentemente da quelle che percepiamo come intimidazioni e limitazioni alla libertà di espressione degne del peggior regime. Qualsiasi querela o anche solo minaccia di azione legale è una certificazione del nostro buon operato, una medaglia al valore, che ci spinge a fare sempre di più e possibilmente meglio, e comunque nulla al cospetto della sofferenza cui ogni giorno sono sottoposti i nostri fratelli animali di ogni specie, umani compresi. Le forze dell’ordine non sono e non possono essere al di sopra delle leggi o del pubblico giudizio: i cittadini sono utenti paganti con le proprie tasse e hanno il diritto-dovere di esprimere le proprie opinioni.
Le leggi non sono mezzi atti ad intimidire i dissidenti e prevaricare i diritti basilari altrui, fra cui quello alla vita e quello alla libera espressione'.
'Minacciando di querelare chiunque abbia commentato il proprio sdegno su un social per esprimere la propria opinione nei confronti dell’operato di una istituzione pubblica, quindi esercitato un diritto intangibile in democrazia, i signori provinciali (“provinciali” senza offesa, ben inteso) regaleranno enormi, insperate e non richieste pubblicità e visibilità alla nostra giovane pagina, neonata in difesa di chi non si può difendere' - aggiunge Agenda Antispecista.