Articoli Politica

Umanizzazione delle cure? La Cgil svela tutta la retorica Aou di Modena

Umanizzazione delle cure? La Cgil svela tutta la retorica Aou di Modena

'Risulta arduo comprendere come nel contesto storico odierno, si collochi l'opportunità di destinare 84.180 euro per creare una figura ad hoc di questo tipo'


2 minuti di lettura

Spazio ADV dedicata a Tradizione e sapori di Modena
'Pur riconoscendo l'importanza del porre la persona al centro del percorso di cura nel rispetto della sua unicità, della sua interezza fisica, psicologica e sociale, così come inteso dal processo di umanizzazione e pur avendo seguito con particolare interesse e sostenendo le progettualità poste in essere dall'Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena, solleviamo profonde perplessità di opportunità e metodo riferite al percorso e al bando per la individuazione di project manager con funzione di coordinamento dei progetti di umanizzazione delle cure. Risulta arduo comprendere come nel contesto storico, politico e sociale odierno, si collochi l'opportunità di destinare 84.180 euro al 'supporto organizzativo alle politiche aziendali di umanizzazione delle cure dell'AOU di Modena' quando giornalmente ci scontriamo con le problematiche legate alla carenza degli organici chiamati a garantire proprio quelle cure, e per la risoluzione delle quali riteniamo debbano essere orientati tutti gli sforzi economici e politici'. A intervenire sul famoso progetto di 'umanizzazione delle cure' lanciato dall'Aou di Modena sono Giuseppe Fornaro e Mohcine El Arrag della Funzione pubblica Cgil con una lettera inviata direttamente al direttore generale Claudio Vagnini (nella foto) e al direttore amministrativo Lorenzo Broccoli. Una lettera che svela tutta la retorica finora adottata sul tema dall'Aou.

La Pressa è venuta in possesso di tale missiva e ha deciso di pubblicarla integralmente.'Se sul piano Nazionale questo passa attraverso l'aumento del finanziamento della sanità pubblica, obiettivo di tutte le nostre azioni di rivendicazione sindacale, a livello aziendale invece passa anche attraverso la valorizzazione del proprio personale per il tramite di tutti gli strumenti che il Ccnl comparto Sanità 2019-2021 mette a disposizione. Sono proprio questi strumenti che animano i tavoli di trattativa di questi giorni - continua la Cgil -. Parliamo di DEP, di incarichi di funzione, di valorizzazione dell'attività di tutoraggio e di progressione tra le aree. Ed è proprio la progressione tra le aree a rappresentare quello strumento attraverso cui le Aziende possono valorizzare, in caso di necessità di profili specifici, le esperienze e le professionalità maturate in azienda. Alla luce di quanto sopra, raccogliendo decine e decine di domande e segnalazioni che ci giungono dai lavoratori, chiediamo all'azienda le ragioni di mettere a bando un avviso (tra l'altro senza la previsione temporale di durata dell'eventuale incarico assegnato), per un progetto che ad oggi ha già un referente aziendale, non risultandoci che questi sia in uscita o dimissionario.
Inoltre, nell'ottica della valorizzazione del personale descritta prima, e poiché dall'elenco dei partecipanti risulterebbe che vi erano già all'interno dell'azienda professionisti idonei a ricoprire tale ruolo, perché non attendere l'eventuale sottoscrizione di un regolamento sulle verticalizzazioni e i relativi bandi di concorso? Ancora, perché non procedere all'emanazione di un bando di incarico di funzione per l'attuale referente? Per quanto sopra, riteniamo opportuno un chiarimento in tal senso da parte aziendale, che sgombri il campo ad ogni forma di retropensiero che possa anche lontanamente far intendere che se a taluni professionisti è preclusa la possibilità di poter accedere a qualsiasi strumento di valorizzazione professionale, per altri invece è possibile crearne di nuovi'.
Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati