Urbanistica, Mezzetti archivia Muzzarelli: 'Siamo di un'altra pasta'
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Urbanistica, Mezzetti archivia Muzzarelli: 'Siamo di un'altra pasta'

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Il sindaco e gli assessori Ferrari e Ferraresi presentano il percorso partecipato per la rigenerazione. Partendo dalla bocciatura dei primi 19 progetti: 'Abbiamo le idee chiare, non abbiamo bisogno di balie'


Urbanistica, Mezzetti archivia Muzzarelli: 'Siamo di un'altra pasta'
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Basta edilizia residenziale tutta uguale e monotona, basta a enormi parcheggi senza alberi ed aree senza verde e ombra, basta a progetti partecipativi solo di nome in cui l'amministrazione comunica ai cittadini ciò che ha già deciso. Basta a progetti urbanistici spot, sganciati dal contesto, limitati agli interessi privati e senza un impatto pubblico e sul contesto in cui si collocano. Una serie di basta, quelli espressi di fatto oggi dal sindaco di Modena, e dagli assessori all'urbanistica e alla partecipazione, Ferrari e Ferraresi.
Decisi a sottolineare, con una conferenza stampa, quello che ormai è ben più di quel cambio di passo dichiarato e richiamato più volte dal sindaco, ma di fatto quella che emerge come una sconfessione del metodo e del merito delle politiche urbanistiche portate avanti fino all'ultimo, compreso l'approvazione accelerata di un Piano Urbanistico Generale che ha diviso anche il Consiglio, dal sindaco Muzzarelli.

Una linea di demarcazione tecnica e politica, di merito e di metodo, appunto, che Mezzetti sottolinea e rivendica anche con parole e concetti forti, capaci di regalare ai giornalisti anche un buon titolo: dall'abbiamo le idee chiare e non abbiamo bisogno di balie al 'vogliamo cambiare passo', e 'siamo fatti di un'altra pasta'. Più chiaro di così.
Una prospettiva in cui va letta anche la sottolineatura delle criticità fatta dal sindaco in consiglio comunale, rispetto alla procedura iniziata e voluta dalla precedente amministrazione che ha portato alla scadenza della proroga per la presentazione dei progetti dei privati e alla scadenza per l'analisi da parte del comune, in piena campagna elettorale, a consiglio ormai sciolto e a una amministrazione limitata ad atti ordinari e non politici o di indirizzo.
'Un vizio' - cosi lo ha definito Mezzetti - 'nella procedura e nel percorso che ha di fatto tolto la possibilità, che era nostra volontà garantire, di congelare il procedimento e concedere una proroga, per dare - specifica nuovamente il sindaco rispondendo ad una nostra domanda - una opportunità ai progetti non proprio irricevibili, di essere ripresentati con modifiche'.
'Avevamo già programmato una delibera in tal senso ma il fatto che non esistessero più le commissioni consigliari ha impedito di portarla avanti' - sottolinea rispondendo alla nostra domanda sulla possibilità, di fronte ad un vizio procedimentale come quello dal sindaco sottolineato, di sospendere la procedura, senza entrare nel merito della valutazione dei progetti e rinviare il tutto. 'Non potevamo con una delibera di giunta intervenire su una delibera di Consiglio'

Ma nel merito dei 19 progetti presentati, visto che non era possibile sospendere e riaggiornare la procedura, ci si è entrati eccome e tutti hanno, pur con sfumature differenti, ricevuto una sonora bocciatura. In estrema sintesi, quelli ad alta vocazione residenziale per tralasciare di fatto la componente sociale, e quelli commerciali per limitarsi ad un interesse soltanto privato, ad una riqualificazione di edifici, da non confondere con una rigenerazione anche del contesto in cui si colloca che dovrebbe essere alla base delle filosofia del PUG. 'Un aspetto - sottolinea Mezzetti - capito anche dalle opposizioni che hanno approvato la delibera della giunta, passata con una sola astensione e un voto contrario. C'è chi evidentemente era solo interessato a portare avanti una narrazione sbagliata che vedrebbe l'amministrazione intenta a ingessare la città e bloccare l'iniziativa privata. Mentre l'esatto contrario noi vogliamo fare le cose, certo, ma vogliamo farle bene'

Il punto, posto da noi come domanda sia al sindaco sia all'assessore Ferrari, è questo: 'Come, archiviata la brutta pagina dei progetti bocciati, il PUG varato a suon di forzature e divisioni dal sindaco Muzzarelli e dall'Assessore Vandelli, che alla prima prova dei fatti, anche per la mancanza evidente di un percorso di accompagnamento e chiarificatore fatto dall'amministrazione nei confronti dei privati sulle caratteristiche e gli indirizzi del Piano stesso (elemento sottolineato anche da Mezzetti), ha portato alla presentazione di soli 19 progetti, e alla bocciatura di tutti, potrà consentire di portare avanti la visione della nuova giunta? Per l'Assessore Ferrari è soprattutto una questione di diverso approccio, che richiama il dichiarato cambio di passo. 'Ho già iniziato ad incontrare e a rapportarmi con il mondo delle professioni di settore per ascoltare e capire quelle che sono le loro istanze e per costruire con loro anche delle soluzioni ed eventualmente modifiche allo stesso piano. Io mi sono occupata di Piani da una vita e vedo il PUG come qualcosa di dinamico come una società che cambia in continuazione, e che ci consente di portare avanti la nostra visione. Una visione fatta di partecipazione, di qualità e di bellezza che - specifica rispondendo ad una domanda - non è certo quella della serie di edifici Ers tutti uguali, con gli stessi colori, con distese di parcheggi senza un albero, senza ombra. Daremo molta importanza alle ombreggiature. Noi vogliamo porre al centro la qualità e l'impatto di ogni progetto urbanistico, soprattutto di rigenerazione, da non confondere con la riqualificazione'. Che lo si voglia ammettere o no, la stoccata politica e non solo alla precedente amministrazione, c'è tutta. Di nuovo. Anche dall'assessore.

Un cambio di passo, per ora sulla carta e nelle dichiarazioni di intenti, che la giunta intende iniziare a dimostrare partendo dal percorso partecipato che porterà, entro l'anno, al nuovo avviso per manifestazione di interesse da parte di soggetti privati interessati alla rigenerazione o alla realizzazione di edifici e strutture sul territorio comunale, dove la legge regionale sul consumo di suolo, che regola e regge tutta l'infrastruttura dei Pug, limita ormai le nuove costruzioni a pochi fazzoletti di terra le nuove costruzioni, obbligando di fatto ad una rigenerazione dell'esistente.

'Un percorso partecipato ampio e strutturato, con l’obiettivo di raccogliere idee e contributi per migliorare la qualità delle aree urbane e per risolvere le criticità che saranno evidenziate dal percorso di confronto con i cittadini. Al termine di questo iter verrà attivato il nuovo Avviso pubblico. L’Amministrazione lancia quindi una vera e propria sfida al mondo delle imprese e delle professioni, perché siano interpreti, a fianco del Comune, dei processi rigenerativi urbani.
Parallelamente al percorso che coinvolgerà i cittadini verrà avviato un iter di accompagnamento dedicato ai soggetti economici interessati a promuovere ambiti di rigenerazione urbana. Gli uffici si rendono disponibili a dare riscontro ai soggetti che hanno manifestato interesse nell'avviso concluso, rispetto alle criticità rilevate. Sarà così eventualmente possibile individuare rinnovate soluzioni progettuali che consentano di partecipare alla nuova edizione dell'avviso pubblico.

'Il percorso - ha specificato l'assessore con delega alla partecipazione Vittorio Ferraresi - coinvolgerà i Consigli di Quartiere, i cittadini, le associazioni, i comitati, i tecnici e le categorie professionali: si parte lunedì 14, martedì 15 e mercoledì 16 ottobre con un primo ciclo di incontri di presentazione del percorso nei quattro Quartieri.
Dopo gli incontri pubblici sarà attivata una piattaforma online, accessibile dal sito del Comune e aperta per tutto il tempo in cui si svolgeranno i laboratori, con l’obiettivo di raccogliere le proposte dei cittadini. Sulla pagina web istituzionale dedicata sarà possibile consultare materiali utili: un video degli incontri di presentazione per consentire a chiunque fosse interessato di conoscere i dettagli del percorso partecipato e la modalità di partecipazione, oltre a esempi europei di rigenerazione dei tessuti urbani, nei quali gli spazi sono organizzati e pensati con attenzione ai cambiamenti, a partire da quelli climatici. I cittadini interessati potranno accedere, elaborare e depositare le proposte tramite Spid o Cie: potranno dare il loro contributo in autonomia oppure partecipare a laboratori di progettazione collettiva avvalendosi del supporto dei tecnici del settore Urbanistica del Comune'.

Gi.Ga.

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Gianni Galeotti
Gianni Galeotti

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie..   Continua >>


 

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