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Sul fronte istituzionale eravamo rimasti alla variante che tenendo conto anche delle proposte di modifica della petizione depositata in Municipio e supportata da 700 firme, il Comune aveva presentato e approvato nell'ottobre scorso. Una variante che prevedeva, in sintesi (si vedano i punti elencati sotto), un'ampliamento della superficie di verde pubblico, l'aggiunta di una rotatoria di immissione al comparto. Variante che il Sindaco di Modena e Presidente della Provincia aveva deciso di sottoporre al consiglio provinciale che il 15 dicembre scorso l'ha approvata in linea generale, ponendo alcune condizioni di merito. Nel documento, approvato dal Consiglio provinciale venivano chiesti «specifici approfondimenti di natura geotecnica e sismica» tesi a migliorarne l'impatto ambientale con particolare riferimento al traffico, all'inquinamento atmosferico ai carichi idraulici, fognari e al rumore.
Ma il vincolo maggiore era legato ad una serie una serie di approfondimenti di natura geotecnica e sismica.
Di fatto un nuovo studio geologico di microzonazione sismica. Uno studio necessario e previsto dalle disposizioni introdotte Dal Decreto della Giunta Regione 2193/2015 successivo alle considerazioni contenute nella relazione del luglio 2012 del Comune, a supporto del progetto, e ritenute quindi non adeguate, per valutare le caratteristiche dell’azione sismica nel sottosuolo del sito di intervento.
Osservazioni e relative risposte che Sindaco ed assessore all'urbanistica porteranno all'attenzione dei cittadini nell'assemblea pubblica di questa sera. La prima di due riunioni pubbliche. Successivamente all’incontro di oggi verranno formalizzate le controdeduzioni alle osservazioni e alle proposte di modifica, che saranno presentate in una riunione del Consiglio di Quartiere.
Ricordiamo di seguito i punti nodali della variante approvata dal Comune
• un progetto di trasformazione a verde pubblico delle aree sottratte alla prevista (dagli strumenti urbanistici vigenti)
edificazione (in vie Morane, Viterbo e della Pietra) attraverso l’incremento del “valore ambientale” complessivo dell’area mediante riforestazione urbana, valorizzando in tale contesto il “boschetto” di via Viterbo e il “bosco spontaneo” di via della Pietra dando così il via a quello che sarebbe il più importante progetto di riforestazione urbana a Modena finora realizzato, in continuità con le scelte di forestazione della cintura urbana e rafforzando il “raggio verde” che si verrà a creare partendo dal Parco delle Mura attraverso le diverse connessioni, i grandi
parchi del quartiere e fino al corridoio verde del nuovo comparto che darà continuità anche all'importante ciclabile Modena – Vignola;
• a prevedere, nell’attuazione del piano, quanto necessario affinché sia assegnata la priorità alla realizzazione delle infrastrutture viarie e in particolare alle tre rotatorie e studiare, e se tecnicamente possibile realizzare, un eventuale ulteriore accesso alla tangenziale per il nuovo comparto;
• a procedere alla progettazione dei nuovi accessi alla complanare (prosecuzione di via Falcone e via Rosselli) quali nuovi ingressi a Modena da sud con conseguente decongestionamento delle vie Vaciglio, Morane e Nuova Estense;
• a predisporre il progetto per trasformare tutto il quadrante residenziale compreso tra le vie Morane, Vignolese ed Estense in “zona 30”;
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Nella foto, l'Assessore all'urbanistica Anna Maria Vandelli e il Sindaco di Modena e Presidente della Provincia Giancarlo Muzzarelli