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Il candidato della Lega (con Forza e Italia, Giovanardiani e Fratelli d'Italia succubi e schienati a rimorchio) sarà Stefano Prampolini, l'uomo scelto in perfetta solitudine dall'ex Msi Stefano Vernole, il candidato del Pd sarà ancora Giancarlo Muzzarelli, l'uomo che i Dem non amano, ma del quale non possono fare a meno, ma nel panorama politico modenese in vista del voto del prossimo anno manca ancora un tassello importante. Il M5s. Cosa faranno i 5 Stelle modenesi? E cosa faranno mai? La delusione per il quadro nazionale serpeggia potente all'interno del Movimento e il fatto che sinora sia stata espressa solo da due consiglieri di Castelvetro (Roberto Monfredini e Filippo Gianaroli) non significa che non agiti anche i grillini sotto la Ghirlandina.
La tentazione di non presentare nemmeno la lista a Modena con la disillusione dei sondaggi in calo, è balenata per qualche momento tra i duri e puri M5S, ma poi è ovviamente rientrata anche se quasi certamente i 5 consiglieri uscenti (Bortolotti, Bussetti, Rabboni, Scardozzi e Fantoni) non si ripresenteranno.
Candidato dovrebbe essere Pier Giorgio Rebecchi (nella foto con Grillo), noto avvocato modenese, nel cui studio fa pratica anche il deputato Vittorio Ferraresi, anima storica moderata, potremmo dire quasi Dc, all'interno del Movimento di Grillo.
Il nome è questo (non ancora ufficiale come quello di Monica Medici a Carpi dove il Pd trema sotto i colpi della inchiesta della magistratura, ma molto probabile). Il punto è che ad oggi i sondaggi non danno molte chance al M5S di andare al ballottaggio.
Sono passati i bei tempi di Marco Bortolotti (primo a mandare al doppio turno il Pd) e la sfida finale con ogni probabilità vedrà di fronte Pd e Lega. Ecco, allora in caso di un simile ballottaggio i 5 Stelle a Modena cosa faranno? Rispetteranno il contratto di Governo nazionale, sempre meno amato, votando la Lega alleata dell'odiata Forza Italia di Berlusconi o preferiranno il Pd?
Al momento la seconda ipotesi è la più probabile e lo sa bene il Pd che infatti nella prima conferenza elettorale di 20 giorni fa con Andrea Bortolamasi e Fabio Poggi, ha fatto un appello (strumentale sia chiaro al mantenere intatto il sempre più barcollante Sistema-Modena fatto di un intreccio perverso tra economia, politica e istituzioni) al popolo grillino a tornare nella casa madre di sinistra contro la minaccia della Destra.
Un appello molto sentito nella base 5 Stelle e non solo.
Lo dimostra un intervento di ieri sui social della consigliere Elisabetta Scardozzi. Nel giorno del grande evento romano della Lega (non più quella di Roma ladrona ma più vicina a quella della Marcia sulla capitale), la Scardozzi ha pubblicato il ricordo di una data ben poco amata dal popolo leghista che a Modena non ha alcuna storia e ha come unico pensatoio La Terra dei Padri. Ieri era infatti il 71esimo anniversario del Conferimento della Medaglia d'oro alla resistenza.
Riporta il testo integrale la consigliera: Città partigiana, cuore di provincia partigiana, al cocente dolore e all’umiliazione della tirannide, reagiva prontamente rinnovando le superbe e fiere tradizioni e la fede incrollabile, ardente, nei destini della Patria. Alle barbarie e alla ferocia nazifascista che tentava di conculcare l’orgoglio e domare il valore delle sue genti con vessazioni atroci, capestro e distruzioni, opponeva la tenacia invincibile dell’amore a libere istituzioni. In venti mesi di titanica lotta, profondeva il sangue generoso dei suoi eroici partigiani e dei cittadini d’ogni lembo della provincia in sublime gara e si ergeva dal servaggio quale faro splendente della redenzione d’Italia, infrangendo per sempre la tracotanza nemica. Settembre 1943 – aprile 1945.
E allora con queste parole che risuonano nella mente (parole peraltro sottolineate con entusiasmo sui social proprio dal presidente Amo Andrea Burzacchini, Pd doc, in contrapposizione all'ondata salviniana), di fronte al bivio tra Dem e Lega (non centrodestra ma Lega e basta) il popolo grillino cosa farà? La risposta rappresenta la vera (e forse unica) speranza del Pd modenese di non perdere Modena e potrebbe smascherare l'arroganza e la voglia di autosufficienza del Carroccio.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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