Lo stesso Brunetti nelle settimane scorse ha sventato un tentativo di scippo, come dimostra il video registrato dalle telecamere, e ogni sera deve fare i conti con episodi di risse e consumo di droghe. 'I clienti quando escono dal locale devono correre per raggiungere l'auto - spiega il ristoratore -. E' questo il biglietto da visita che vogliamo consegnare ai turisti che giungono a Modena?'
La Ghirlandina svetta a poche decine di metri, ma ancora alle 10 di mattina sono visibili i segni di un degrado totale.
Parole alle quali fanno eco quelle di negozianti storici come Emanuela Turri di Aura gioielli e Arrigo Maioli di Ottica Maso. 'La presenza delle panchine installate dall'amministrazione ha reso la zona punto di ritrovo costante per spaccio e conseguente degrado - spiegano -. A questo si somma la presenza di negozi etnici che somministrato alcolici anche a persone in stato già evidentemente alterato'.
Insieme a commercianti e ristoratori, si alza l'allarme dei residenti, costretti ad assistere ogni sera al medesimo spettacolo. 'Dalle finestre di casa ogni giorno a partire dal tardo pomeriggio si ripetono le stesse scene - spiegano Dario Calzavara e Fernando Cesaroni -.
E mentre ci si interroga sulla tolleranza e le promesse vuote che hanno portato a un simile degrado, il clochard nel dehors del ristorante continua a dormire. Chissà forse ha ragione lui, di certo non è colpa sua, nella ricca e ipocrita Modena si vive così. Dovranno svegliarlo e allontanarlo tra poco i proprietari, come ogni giorno. Ormai rassegnati a una realtà che, per chi ha la responsabilità di amministrare la città, sembra tristemente scritta nel cielo.
Giuseppe Leonelli