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E così, nell'infinto piano inclinato intrapreso dal giorno della folle introduzione del Green Pass nel nostro Paese, ieri si è percorso un ennesimo gradino verso il basso.
'I minorenni senza super green pass subiscono delle limitazioni? La colpa non è del green pass, ma la colpa è delle scelte dei loro genitori rispetto a questa misura'. A dirlo nell'Aula del Municipio a Modena è stato il consigliere Pd Vittorio Reggiani. Una frase buttata lì come se fosse normale. Con tono compassato, senza nemmeno valutare l'orrore che dietro a quella frase si cela, senza nemmeno comprenderne lontanamente la gravità.
Secondo questo consigliere comunale del Partito Democratico la 'colpa', ha usato proprio questa parola, delle discriminazioni odiose e ingiustificate subite dai minorenni che non hanno il super green pass, non sarebbe di uno Stato che ha introdotto una misura surreale e inaccettabile, che spacca in due la società, che crea un nemico e che non crea luoghi sicuri dal punto di vista sanitario, ma dei genitori che non si adattano.
Che non accettano tutto e non applaudono gioiosi mostrando la foto del loro bimbo sui social con il diploma di coraggio firmato da Batman.
Se un ragazzo di 12 anni non può salire sul bus che lo porta a scuola, se non può giocare a calcio con gli amici, gli stessi amici coi quali poi condivide ore in classe al chiuso, la 'colpa' è dei genitori che non hanno scelto per lui un trattamento sanitario non obbligatorio. Un trattamento sanitario per il quale i genitori stessi devono firmare una liberatoria in nome dei figli. Figli dei quali hanno la responsabilità e per i quali, senza dubbio alcuno, darebbero la vita.
Eccola la loro 'colpa'.
Ma per Vittorio Reggiani, esponente del Pd di Modena, è 'colpa', colpa, grandissima colpa dei genitori.
Se la società punisce un bimbo di 12 anni senza che nè lui nè il genitore abbia violato alcuna legge, la colpa sarebbe di sua mamma e di suo babbo. A questo siamo arrivati. Questo è l'orrore che regna nel nostro Paese. Nel silenzio di una maggioranza assuefatta, ieri nessun consigliere Pd in Consiglio comunale a Modena si è alzato per zittire la bestialità pronunciata da Reggiani. Solo la consigliera dei Verdi Paola Aime si è distinta ed è rimasta umana in un mondo impazzito. Per gli altri, per tutti gli altri consiglieri di maggioranza va bene così. Un cartello al collo del genitore e non se ne parli più.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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