A fronte di una prima posizione nell'indice della spesa delle famiglie per beni di consumo durevoli, c'è un dato drammatico. Quello delle cessazioni delle imprese, che pone la provincia al 104esimo posto nella classifica nazionale. Modena si attesta a 5,7 aziende cessate ogni 100 aziende registrate. Dato pessimo che trascina nell'indicatore di Affari e Lavoro Modena in deludente 35° posto, con 24 posizioni in meno rispetto al 2023. Nonostante la presenza di start-up innovative.
Altra criticità ormai cronica e preoccupante soprattutto per l''andamento, sempre peggiore, è nell'indicatore Ambiente e Servizi: Modena si trova al 49° posto in questa categoria, ma è soprattutto il dato relativo alla concentrazione di PM10 che desta preoccupazione. Con un incremento del 125% rispetto all'anno precedente, la città figura tra le peggiori in Italia per quanto riguarda la qualità dell'aria, con impatti diretti sulla salute dei cittadini.
Modena conferma inoltre un'altra criticità, nell'indicatore giustizia e sicurezza, segnando il 66° posto. Il tasso di criminalità, benché non tra i peggiori, ha visto un peggioramento rispetto al 2023, con particolari preoccupazioni legate a furti e reati contro il patrimonio.I punti di forza di ModenaNella classifica del Sole24ore, Modena si distingue particolarmente nella macrocategoria 'Ricchezza e consumi', dove occupa il 5° posto, grazie a un valore aggiunto pro capite che segna un incremento positivo del +1,6% rispetto al 2023. Inoltre, la spesa delle famiglie per il consumo di beni durevoli si attesta a 3.672 euro, un valore che la colloca tra le città più virtuose in questo ambito. La città mostra anche buone performance nel settore delle start-up innovative, con una crescita del +7,6%.